Con 5 mosse potremo riutilizzare il terriccio dei vasi vecchio di anni e rigenerare la terra di piante che sono diventate secche

terriccio

Noi aspiranti pollici verdi prestiamo ogni cura possibile alle nostre piante, badiamo all’esposizione, all’irrigazione e alla potatura. Nonostante ciò, ci ritroviamo con fiori pallidi e deboli e foglia ingiallite e a chiazze. I problemi potrebbero essere legati al substrato. Uno dei motivi potrebbe essere un pH troppo acido o troppo alcalino. In questo caso abbiamo già spiegato come abbassare o alzare il pH del terriccio. Un altro problema potrebbe esser legato alla terra ormai esausta, vecchia di anni, passata di pianta in pianta. In questo articolo vedremo come fare tornare il terreno come nuovo, rigenerandolo.

Con 5 mosse potremo riutilizzare il terriccio dei vasi vecchio di anni e rigenerare la terra di piante che sono diventate secche

Il terriccio vecchio è assai povero di nutrienti. Azoto, potassio e altri minerali scarseggiano e la conseguenza sono piante fragili e con scarso sviluppo. Questo fenomeno di impoverimento avviene soprattutto con il substrato di pomodori e cavoli che traggono dal terreno moltissimi nutrienti. Le leguminose, le carote e le piante aromatiche sono invece meno pretenziose e non depauperano eccessivamente il terriccio. Quando utilizziamo un substrato rigenerato, come spiegheremo a breve, sarà bene ruotare le colture. Se prima di aver rigenerato il terreno, coltivavamo pomodori, dopo, sarà meglio coltivarvi delle carote od erbe aromatiche.

Primo step

Apriamo un sacco dell’immondizia e disponiamolo a terra. Versiamo il nostro terriccio e con un rastrello o una forchetta rompiamo i grumi e le vecchie radici. Eliminiamo i detriti delle vecchie piante.

Secondo step

Il terriccio va risciacquato. Dobbiamo metterlo in un secchio o una fioriera con un foro per il drenaggio. Ora irrighiamo abbondantemente fino a riempire il secchio. Possiamo usare anche acqua bollente in modo da ”cuocere” il terreno e distruggere eventuali microrganismi nocivi. A questo punto spargiamolo nuovamente sul sacco, facendolo asciugare al sole.

Terzo step

Al terriccio vanno aggiunti dei nutrienti. Possiamo quindi mescolare del terriccio nuovo con del terriccio vecchio in proporzione  1:1, una parte di nuovo e una di vecchio. In alternativa dovremmo unire del compost e dell’humus . Le proporzioni da seguire saranno le seguenti: un terzo di terra, un terzo di humus e un terzo di compost. Ultima alternativa: prendere foglie secche e gusci di noci e sminuzzarli. Mescolarli al terriccio.

Quarto step

La nuova terra deve essere lasciata riposare. Per i primi due casi basteranno due settimane, lasciamola quindi riposta in uno scatolone al buio. Nell’ultimo caso la materia organica ha necessità di decomporsi, quindi occorrerà più tempo. Stipiamo il terriccio in un luogo buio e asciutto in un sacco in tnt o in bidone coperto. Bagniamo almeno una volta al mese. A Primavera il terreno sarà nuovamente pronto e ricco.

Quinto step

A questo punto dovremo assicurarci che il terreno sia privo di funghi. Potremo ad esempio seminarvi dei tageti che grazie alle sostanze che rilasciano le radici che mettono in fuga i parassiti. Il terreno è quindi pronto per nuovi utilizzi.

Abbiamo quindi visto come con 5 mosse potremo riutilizzare il terriccio dei vasi esausto per nuove colture.

Lettura consigliata

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