È di primaria importanza capire come trattare con il cloro la piscina di casa. Da un lato si tratta di tenere pulite e pronte all’uso le sue acque, specie nella calura estiva. Dall’altro vi è la necessità che le stesse siano sempre igienizzate e prevenire sul nascere possibili rischi di infezioni. Specie quando la stessa è usata e frequentata anche da bambini: in tali casi la nostra attenzione deve essere massima. Vediamo in pochi semplici passaggi come garantirsi tutto questo.
Monitorare il pH delle acque
Indice dei contenuti
Il primo step è quello di controllare con costanza la pulizia e la qualità (cloro e pH) delle acque della piscina. Se in primavera è sufficiente una verifica ogni 3-4 giorni, nei mesi caldi (giugno-agosto) questa deve avvenire uno, ogni due giorni massimo.
Si possono utilizzare delle strisce reattive (si trovano in commercio) che basterà immergere brevemente nell’acqua. Tirate fuori, andiamo a confrontare il loro colore con una tabella di riferimento che è contenuta nella confezione del kit acquistato. Sarà infatti tale confronto a dirci qual è lo stato di salute della nostra piscina e quindi cosa fare di preciso.
Il livello del pH
Il pH delle acque deve essere compreso tra il valore minimo di 6,8 e quello massimo di 7,6. Nel caso in cui si avesse la necessità di alzare il valore del pH di uno 0,1%, dovremo versare 10 ml di “pH più” per ogni metro cubo d’acqua. Faremo il contrario se invece la nostra necessità dovesse essere quella di abbassarlo di uno 0,1%. Cioè verseremo 10 ml di “pH meno” per ogni metro cubo d’acqua presente in quel momento nella piscina.
Il trattamento a base di cloro
Garantito il giusto pH, si passa alla sanificazione delle acque contro la presenza di possibili germi, alghe e batteri. I prodotti più usati in commercio sono spesso a base di cloro. Esso è oggettivamente economico e facile da trovare e usare. Si presenta in forma liquida, granulare o in pastiglie. Per essere efficace, l’importante è che il cloro sia compreso tra 1,0 e i 3,0 ppm, così come disposto dal Dipartimento della Salute.
Trattamento d’”urto”
Una prima forma di trattamento della piscina può essere quella della clorazione d’”urto”, ossia il ricorso a un impiego maggiore della sostanza chimica. In tal caso si impiegherà una quantità doppia del solito di prodotto per ogni metro cubo di acqua presente. Anche il sistema filtrazioneandrà tenuto attivo più del solito, per circa mezza giornata. Infine, sarà inibita la balneazione fino a quando il valore del cloro libero risulterà essere maggiore a 1 ppm.
Questo trattamento di solito viene fatto all’inizio e alla fine della stagione o ogni voltache vi sono dei forti acquazzoni.
Come trattare con il cloro la piscina di casa
Una secondo trattamento è invece di tipo “soft”, ed è quello più usato dai proprietari di piscine. In questo caso basta infatti installare degli alimentatori automatici che dosano di continuo il livello di cloro da immettere. In alternativa si può usare un dispositivo di galleggiamento che contiene delle compresse di cloro.
In entrambi i casi si otterrà un grande vantaggio di termini di risparmio di tempo necessario per la clorazione della nostra piscina.