Come investiva il grande trader Philip Fisher

Come investiva il grande trader Philip Fisher

Come abbiamo ribadito più volte su queste pagine, avere dei punti di riferimento nel mondo della finanza può essere di grande aiuto per sviluppare una propria strategia di investimento. Non bisogna, ovviamente, copiare le operazioni di persone che hanno avuto successo senza considerare il contesto. È infatti di vitale importanza investire nei mercati in un modo compatibile con le proprie esigenze finanziarie e non. Fatta questa doverosa premessa, passiamo all’argomento  del giorno e cioè la strategia di investimento del grande trader Philip Fisher.

Chi è Philip Fisher? Questo nome è certamente familiare a chiunque abbia a che fare con il mondo della finanza. Infatti, egli è stato un grande imprenditore nonché autore di veri e propri capisaldi che hanno aiutato migliaia se non milioni di investitori. La sua opera più famosa è certamente Common Stocks, nella quale ha esposto la sua filosofia di investimento, che gli ha permesso di acquisire una notevole fortuna e fama.

Come investiva il grande trader Philip Fisher

Secondo Fisher, è di grande importanza selezionare le azioni di maggiore qualità. Per farlo, bisognerebbe basarsi sulle raccomandazioni dei consulenti in merito a un determinato investimento, stilando una lista preliminare di titoli su cui investire. In seguito, toccherebbe fare un’ulteriore selezione, al termine della quale investire sulle azioni reputate più interessanti. Per valutare i risultati di un titolo, egli consigliava di usare un parametro a tre anni. Molto importante, prima di puntare il proprio capitale su un’azienda, anche valutare la qualità del suo management, che deve essere elevata. Quest’ultimo deve essere capace di gestire l’azienda e farla prosperare anche in momenti di crisi.

Come altri grandi investitori, quali alcuni del calibro di Warren Buffett e Peter Lynch, anche Fisher punta molto sulla ricerca e sullo studio dei titoli da inserire nel proprio portafoglio. Un’altra caratteristica in comune tra questi personaggi è la preferenza per gli investimenti sul lungo periodo. Infatti, tutti e tre consigliano sempre di mantenere a lungo le proprie posizioni sui mercati.

Diversificare o non diversificare?

Spesso si raccomanda di diversificare il più possibile i propri investimenti. Non tutti i grandi trader però sono d’accordo con questo. Buffett, ad esempio, punta la maggior parte del suo capitale su pochi titoli.

Anche Fisher aveva un approccio simile. Infatti, a suo avviso occorre investire in un massimo di 10-12 aziende, onde evitare di disperdere capitale su quelle che non si conoscono abbastanza bene. Meglio, insomma, poche ma buone e di cui si conosce il più possibile. Ancora una volta, al centro di un investimento di successo c’è sempre un accurato studio delle operazioni che si compiono. Ecco, quindi, come investiva il grande trader Philip Fisher.

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