Come curare e annaffiare questa comune pianta aromatica diversa da rosmarino e basilico, ideale su carne, pesce e per preparare ottime tisane

timo

Quest’oggi ci occuperemo di erbe aromatiche. Molto spesso proponiamo approfondimenti e utili consigli sulla cura di basilico, prezzemolo e rosmarino, le erbe più note e diffuse. In questo articolo, invece, ci occuperemo di un’altra pianta, anch’essa abbastanza diffusa e molto versatile nei suoi utilizzi. Il timo (thymus vulgaris) è una pianta arbustiva che fa parte della famiglia delle Lamiaceae, la stessa a cui appartiene anche la menta. Presenta tanti rami che portano moltissime piccole foglie di colore grigio verde. Il timo si può consumare sia fresco che essiccato. Il gusto ricorda quello dell’origano. Si sposa molto bene sui secondi piatti e sui legumi. Ottimo sulle patate al forno, rende deliziose le verdure di questo periodo, come pomodori, peperoni e zucchine. La versione fresca, miscelata a del buon olio EVO, è un condimento eccezionale per dare un tocco di sapore a delle semplici verdure cotte al vapore.

Inoltre, è bene ricordare che il timo è anche una pianta officinale. Ad esso vengono riconosciute molte proprietà benefiche. Per questo motivo, molti preparano anche la tisana a base di foglie e fiori di timo. Fin dal Medioevo, la tisana al timo veniva usata per le sue proprietà balsamiche ed anche come espettorante o fluidificante. Tale infuso risulterebbe quindi assai utile in caso di tosse, bronchite e raffreddore. Avrebbe anche potere digestivo e carminativo.

La coltivazione della pianta di timo

Dopo aver visto queste innumerevoli proprietà, è facile capire perché molte persone scelgano di coltivare un vasetto di timo. Nonostante si tratti di una delle piante che meglio resiste a caldo e sole, la sua coltivazione non è semplicissima. Inoltre, il timo è una pianta che si adatta poco. Uno dei problemi più diffusi che possiamo riscontrare è che la pianta si secchi. Nelle prossime righe andremo a vedere come risolvere questo problema.

Come curare e annaffiare questa comune pianta aromatica diversa da rosmarino e basilico, ideale su carne, pesce e per preparare ottime tisane

Il timo è tipico delle zone mediterranee, dove il terreno trattiene tanta umidità. In genere, per la coltivazione casalinga si utilizza un substrato universale che trattiene molta umidità. Il conseguente eccesso di acqua porta il timo a soffrire. E lo dimostra col fatto che si secca. Per evitare questo problema, dobbiamo anzitutto creare le condizioni di crescita ideali per il timo. Dobbiamo quindi mescolare il substrato con della sabbia. Inoltre, ricordiamo di utilizzare un vaso grande e alto almeno 30 cm, perché il timo ha radici molto lunghe.

Consigli per le annaffiature

Come già accennato, il timo tende a seccarsi a causa di un eccesso di acqua. Per sua natura, il timo vuole annaffiature abbondanti ma tra loro distanziate. La cosa migliore sarebbe annaffiare la pianta di timo con molta acqua, una volta ogni 7 o 8 giorni. Controllare poi che il vaso scoli bene. Eliminare infine l’eventuale acqua accumulatasi nel sottovaso. Ecco, quindi, come curare e annaffiare questa comune pianta aromatica.

Lettura consigliata

Se la pianta di rosmarino non cresce, profuma poco e non fiorisce dovremmo fare attenzione a questi 2 comunissimi errori

Consigliati per te