Come cambiare la residenza senza il contratto di affitto

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Cambiare la residenza non è un’operazione sempre semplice come si può immaginare.

Quando un privato cittadino o un intero nucleo familiare decide di trasferire la propria abitazione altrove o in un altro Comune o addirittura in un altro Stato, deve cambiare la residenza.

Di regola, la legge non consente il cambio di residenza anche se per motivi di lavoro, studio o altro senza un contratto di affitto. O altro titolo di proprietà. A meno che non esista la c.d. ospitalità.

Quest’oggi con i Consulenti di ProiezionidiBorsa spiegheremo ai Lettori come cambiare la residenza senza il contratto di affitto.

Cos’è la residenza

Prima di illustrare i casi in cui è possibile cambiare la residenza senza il contratto di fitto soffermiamoci sul termine “residenza”.

Cos’è la residenza? La residenza secondo il diritto italiano è il luogo in cui una persona abita stabilmente. Ossia esplica la propria vita privata.

Normalmente la residenza la si sceglie in base alle proprie esigenze familiari nonché lavorative.

Secondo la legge italiana, ogni cittadino ha l’obbligo di avere una residenza anagrafica. E con il raggiungimento della maggiore età può anche scegliere dove risiedere senza alcuna limitazione.

Come cambiare la residenza senza il contratto di affitto

Cambiare la residenza significa, dunque, trasferirsi in un’altra abitazione.

Non conta se la nuova abitazione è all’interno dello stesso Comune o in un altro Comune italiano. O addirittura in un altro Stato estero.

Ciò che conta è comunicare all’Ufficio Anagrafe del Comune competente, il cambio di residenza. E ciò entro venti giorni dall’effettivo trasferimento, pena sanzioni.

In questo articolo del quale consigliamo la lettura, spieghiamo cosa si rischia quando si dichiara una residenza falsa.

Tuttavia, come anticipato, il cambio di residenza presuppone un contratto di fitto, un contratto di comodato d’uso o anche altro titolo di proprietà.

Il legislatore consente di cambiare residenza senza firmare alcun contratto laddove si configuri la residenza da ospite.

Pensiamo a chi trasferisce la residenza a casa di un amico, parente o conoscente dichiarando di essere ospite. Senza firmare alcun contratto di locazione o di comodato d’uso gratuito.

Ovviamente chi decide di ospitare un amico, un parente o un conoscente è bene che consideri alcuni aspetti anche di carattere fiscale.

Aumenteranno le tasse come certamente quella dei rifiuti.

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