Come andare in pensione ed essere pagati anche nel periodo della finestra di attesa

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La maggior parte delle forme pensionistiche contengono una finestra di attesa dal perfezionamento dei requisiti. Si tratta di un periodo di tempo chiamata finestra per poter accedere alla pensione. Ma come andare in pensione ed essere pagati anche nel periodo della finestra in attesa? Scopriamolo.

Pensioni e finestra di uscita

Analizziamo in quale forme pensionistiche è prevista la finestra di attesa.

La pensione di vecchiaia non è soggetta a finestra di uscite. Il requisito anagrafico richiesto nel 2020 di 67 anni e un requisito contributivo di 20 anni. Questa misura è soggetta all’adeguamento all’aspettativa di vita.

Anche la pensione lavoratori gravosi e Ape Sociale non hanno finestra di uscita.

La pensione anticipata che permette l’uscita dal lavoro solo con un requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e le donne 41 e 10 mesi. È Prevista una finestra di tre mesi dalla maturazione del requisito contributivo dal 1° gennaio 2019. Per chi ha maturato il requisito nel 2018 non è soggetto alla finestra mobile.

Pensione anticipata quota 100 con 62 anni di età e 38 anni di contributi. È prevista una finestra di uscita di 3 mesi se dipendente privato, 6 mesi se dipendente del settore pubblico.

Per quanto riguarda l’Opzione donna, che permette l’accesso con 58 anni di età se lavoratrici dipendenti, 59 anni di età se lavoratrici autonome, è richiesto un requisito contributivo di 35 anni. La finestra mobile è così suddivisa:

a) 12 mesi se lavoratrici dipendente;

b) 18 mesi se lavoratici autonome.

Pensione Quota 41 per i lavoratori precoci che hanno maturato 41 anni di contributi: 52 settimane prima del compimento di 19 anni e si trovano in una delle quattro tutele (disoccupato, caregiver, invalido e lavoratori gravosi). Finestra temporale di tre mesi.

Periodo di attesa retribuito o no?

Alla domanda come andare in pensione ed essere pagati anche nel periodo della finestra in attesa? La scelta di lavorare o meno nei mesi di finestra spetta al lavoratore.

Infatti, il lavoratore può scegliere di continuare a lavorare nel periodo temporale della finestra e, quindi, pagato regolarmente. In questo caso dovrà comprendere nelle dimissioni anche il periodo della finestra. Oppure, può scegliere di attendere la finestra terminando l’attività lavorativa. In questo caso la finestra non è retribuita.

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