Come andare 5 anni prima in pensione con il contratto di espansione?

pensione

La legge Fornero ha inasprito fortemente il regime pensionistico, aumentando i tempi per accedervi. Il tutto, sulla scorta di valutazioni connesse all’allungamento dell’aspettativa di vita media.

Sicché, oggi, stando alla legge, per accedere alla pensione di vecchiaia, devono ricorrere i seguenti requisiti: 67 anni di età e 20 anni di contributi. Per la pensione anticipata, invece, sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi.

Tuttavia, a fronte di ciò, fortunatamente, vi sono taluni salvacondotti. Ossia alcune misure che consentono di accedere in anticipo al trattamento pensionistico.

In particolare, in questa sede, ci chiederemo: “come andare 5 anni prima in pensione con il contratto di espansione”.

Anzitutto, specifichiamo che gli strumenti di prepensionamento, sono il contratto di espansione e l’assegno straordinario, sia tramite misure pensionistiche sperimentali.

Si pensi, in quest’ultima ipotesi, a Quota 100 o alla pensione di anzianità per addetti a lavori usuranti o notturni. A queste si aggiungono l’Opzione Donna, che è una pensione anticipata riservata alle sole lavoratrici, e l’Isopensione, un assegno di accompagnamento al pensionamento di vecchiaia o anticipato, che consente di uscire dal lavoro, addirittura, anche sette anni prima.

Contratto di espansione

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Cerchiamo di dare una risposta dettagliata alla domanda: “come andare 5 anni prima in pensione con il contratto di espansione?”. Ebbene, con il Decreto Crescita n. 34 del 2019, è stato introdotto, in via sperimentale, il contratto di espansione, per gli anni 2019/2020.

Si tratta di un ammortizzatore sociale per le imprese di grandi dimensioni che intendono avviare processi di reindustrializzazione e riorganizzazione, finalizzati al progresso e allo sviluppo tecnologico.

Questa misura, grazie alla Legge di Bilancio 2021, è stata estesa anche alle imprese di più piccole dimensioni.

Quindi, ricapitolando, il contratto di espansione rappresenta una chance per le imprese che vogliono rinnovarsi e rilanciarsi, attraverso l’acquisizione di nuove professionalità, la riqualificazione del personale e l’uscita anticipata di quello prossimo alla pensione.

Si tratta, cioè, di uno scivolo pensionistico, con il quale il lavoratore accede ad un’indennità mensile. Commisurata al trattamento di pensione lordo maturato al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

In particolare, possono accedervi, coloro che rispettano le seguenti condizioni: 1) possesso di almeno 38 anni e 1 mese di contributi se uomini, 37 anni e un mese per le donne; 2) raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia di almeno 62 anni di età e 20 anni di contributi.

Tuttavia, non possono accedere al contratto di espansione i lavoratori che, nell’arco dei cinque anni, abbiano maturato trattamenti pensionistici agevolati come quello per i lavoratori addetti a mansioni usuranti, l’Opzione Donna o la pensione anticipata Quota 100.

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