Chi soffre di problemi a stomaco o intestino può ottenere un assegno mensile INPS da circa 300 euro

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Alcune patologie che coinvolgono l’apparato gastrico possono causare serie compromissioni alla vita lavorativa di una persona. In questi casi chi soffre di problemi a stomaco o intestino può ottenere un assegno mensile INPS da circa 300 euro. Stiamo parlando della pensione di invalidità civile che nel 2021 si assegna in base a determinate tabelle e criteri INPS. Vediamo quali sono le specifiche malattie che determinano tale condizione invalidante e in quali casi si ha diritto all’indennità mensile.

Chi ha diritto alla pensione di invalidità dell’INPS

La pensione di invalidità civile è un trattamento economico di tipo assistenziale. Essa segue quanto disciplina l’art. 12 della Legge n. 118/1971 e si riconosce solo a quei soggetti che presentano determinati requisiti sanitari ed economici. Sebbene si parli di “pensione” essa non rientra nel novero dei trattamenti previdenziali. Non è un caso infatti che non tenga conto dei contributi che il soggetto ha versato per l’acquisizione del diritto.

Come abbiamo detto, descrive piuttosto un trattamento di tipo assistenziale che quindi garantisce un sostegno economico al soggetto che presenta determinate difficoltà. Chi soffre di problemi a stomaco o intestino può ottenere un assegno mensile INPS da circa 300 euro se acquisisce il diritto alla pensione di invalidità. Per capire quando scatta tale diritto è necessario tener conto delle tabelle con il relativo grado di invalidità per ciascuna patologia che prende a riferimento l’INPS. Inoltre, è necessario soddisfare anche un requisito economico.

Quali sono le patologie gastriche per le quali è possibile ottenere la pensione di invalidità

Per l’anno 2021, l’importo mensile della pensione di invalidità civile corrisponde a 287,09 euro. I soggetti con invalidità parziale, dal 74% al 99%, devono possedere un limite di reddito personale pari a 4.931,29 euro annui per poter ricevere l’indennità. Esistono moltissime patologie dell’apparato digerente per le quali si riconosce un certo grado di invalidità. Al fine di ricevere la pensione, però, occorre avere una invalidità non inferiore al 74%. Chi tuttavia presenta gradi inferiori, può ottenere altre forme di sussidio. Nell’articolo “Cosa spetta con il 50% di invalidità” abbiamo elencato ai Lettori i diritti e le agevolazioni per questa categoria di invalidi.

Ora vediamo quali sono le malattie dell’apparato digerente per le quali è possibile ottenere un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Chi soffre di problemi a stomaco o intestino può ottenere un assegno mensile INPS da circa 300 euro in questi casi: cirrosi epatica con ipertensione portale (dal 71% al 80%); epatite cronica attiva durante l’infanzia (dal 71% al 80%); cirrosi epatica con disturbi della personalità (95%); esofagostomia cervicale e gastrostomia (80%); malattie infiammatorie croniche dell’intestino di classe III e IV (dal 61% al 100%); trapianto di intestino o di fegato (dal 61% al 100%); sindrome di malassorbimento enterogeno da patologia del pancreas o intestinale (dal 61% al 80%). Questi i casi più comuni per l’acquisizione del diritto alla pensione di invalidità per malattia dello stomaco o dell’intestino.

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