Chi prende la pensione di invalidità ha diritto al reddito di cittadinanza?

reddito di cittadinanza

Il diritto di soggetti con invalidità a percepire la pensione è compatibile col reddito di cittadinanza o a chi prende l’assegno previdenziale è precluso? Se si percepisce l’assegno ordinario di invalidità civile si può chiedere il reddito di cittadinanza. I due sussidi economici che l’Inps mensilmente eroga a chi possiede i requisiti di accesso al beneficio sono cumulabili? Chi si pone simili interrogativi con ogni evidenza versa in uno stato di bisogno economico e fa leva su aiuti esterni.

L’assegno di invalidità civile

La più recente nota dell’Inps n. 1387 del 26 marzo 2020 ha semplificato ulteriormente la procedura di presentazione della richiesta dell’indennità. In sostanza, si è tenuto conto delle attuali difficoltà di raggiungere patronati e Caf e si è reso più agevole e rapido l’iter. A partire dal 1° giugno 2020 l’aspirante titolare di pensione potrà già allegare la documentazione relativa alla propria condizione reddituale e sociale.

Ciò consentirà di velocizzare i tempi di attesa per l’erogazione dell’assegno pensionistico. Sinora infatti il richiedente era chiamato a fornire informazioni sul proprio stato socioeconomico solo dopo l’accertamento sanitario da parte dell’Inps. Nella nota n. 1387 si legge infatti che “sono state apportate delle modifiche alla procedura di acquisizione online delle domande di invalidità civile”. I contribuenti che già godono dell’indennizzo si chiedono invece se chi prende la pensione di invalidità ha diritto al reddito di cittadinanza.

Chi prende la pensione di invalidità ha diritto al reddito di cittadinanza?

 Il titolare della pensione di invalidità civile può inoltrare la richiesta per il reddito di cittadinanza. Ne ha facoltà perché i due sussidi governativi sono cumulabili, il che significa che la percezione dell’uno non esclude l’altro. Tuttavia non sempre assegno pensionistico e ricarica del Rd sono compatibili perché la somma dei due indennizzi potrebbe oltrepassare la soglia limite degli aiuti previsti.

Detto altrimenti, potrebbe accadere che il percettore dell’assegno di invalidità si ritrovi un importo inferiore a seguito dell’erogazione del RdC. Potrebbe anche darsi l’evenienza di una totale sospensione del trattamento previdenziale in presenza dell’erogazione del RdC. Ciò perché esistono dei limiti di reddito che per gli invalidi parziali non devono superare i 4.906,72 euro e per gli invalidi totali i 16.8144,34 euro. Se la somma dei due sussidi dovesse oltrepassare le suddette soglie di reddito, l’Inps provvede ad erogare l’indennizzo più vantaggioso per il beneficiario.

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