Chi paga l’IMU su una casa ereditata nella seconda metà dell’anno e come regolarizzare la situazione

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Sta arrivando il consueto appuntamento che i contribuenti proprietari di case devono espletare annualmente. Infatti il 16 dicembre prossimo è il momento in cui i contribuenti italiani devono versare la seconda rata, cioè il saldo dell’Imposta Municipale Unica (IMU). In pratica tutti i proprietari di case registrate in Catasto, devono pagare l’imposta al Comune dove è situato geograficamente l’immobile. Ma cosa accade quando un contribuente diventa proprietario di una casa dopo l’acconto di luglio? Un interrogativo sempre frequente è quello delle case ereditate dopo una successione per decesso. Con l’imposta da pagare per una parte di anno. Ma lo stesso si verifica in sede di compravendita di un immobile. Ogni variazione finisce con l’influire sull’IMU. Ma chi paga l’IMU su una casa ereditata o chi deve versare dopo l’acquisto di un immobile sopraggiunto ad anno in corso?

Chi paga l’IMU su una casa ereditata e come calcolare bene l’importo da versare

Come dicevamo tutti coloro che risultano proprietari di una casa in Catasto, in teoria devono versare l’IMU. Usiamo l’ipotetico non per errore ma per cognizione di causa, perché l’imposta non si paga sulle prime case e sulle loro pertinenze. Infatti escludendo le case che in Catasto sono registrate alle categorie A1, A2 e A3, cioè case di lusso, di particolare interesse storico o artistico e signorili, tutte le altre prime case non sono assoggettabili all’imposta.

Ogni Comune stabilisce le aliquote da applicare, le eventuali esenzioni e le riduzioni di imposta. Ogni 16 giugno si versa l’acconto IMU ed ogni 16 dicembre invece si versa il saldo. Il pagamento dell’IMU quindi riguarda solo le seconde case. E ci sono casi particolari in cui un soggetto che non è stato tenuto a pagare l’acconto a giugno, si trova costretto a farlo con il saldo di dicembre. Questo ciò che accade ad un contribuente per il quale si verificano delle variazioni immobiliari in corso di anno.

Cosa accade con la tassa sugli immobili con eredità e successione

Il tipico esempio è quello di un erede che subentra nel diritto di proprietà di un immobile dopo la morte di un parente. L’IMU si paga in base ai mesi dell’anno solare in cui un contribuente risulta in Catasto, come titolare del diritto di proprietà su un immobile. Per esempio, un figlio che eredita insieme al fratello, la casa dei genitori, dovrà versare l’IMU ma solo per i mesi di anno successivi alla successione e alle volture in Catasto. E se la casa ereditata è divisa tra eredi, il calcolo cambia. Ogni erede deve versare l’IMU in base alla quota di proprietà vantata sull’immobile ereditato.

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