Busta paga dei lavoratori con una mensilità in più, ricetta del PD

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In vista delle elezioni politiche di settembre il PD si smarca dal centrodestra proponendo, in alternativa alla flat tax, una busta paga più pesante a favore dei lavoratori contro i rincari. Precisamente, l’importo di uno stipendio mensile in più attraverso il taglio del cuneo fiscale.

E questo, da parte del PD, nel bocciare invece l’ipotesi di tassa piatta formulata, con delle differenze, dai tre partiti del centrodestra. Con la Lega di Matteo Salvini che, prima di tutto, vuole estendere la flat vigente fino a 100.000 euro di ricavi o di compensi. Rispetto all’attuale limite che è fissato a 65.000 euro.

Busta paga dei lavoratori con una mensilità in più, ricetta del PD

In più, il leader del Carroccio nell’arco di cinque anni vuole introdurre la tassazione piatta pure per i lavoratori dipendenti. Il leader di Forza Italia propone invece la flat tax al 23% per tutti, famiglie e imprese, mentre decisamente più cauta, con l’introduzione di una flat tax incrementale, è Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.

Detto questo, la busta paga dei lavoratori rientra tra i temi caldi della campagna elettorale. Con il PD che bolla la flat tax come irrealistica. In quanto, secondo il partito che è guidato da Enrico Letta, la flat tax del centrodestra, se attuata, imporrebbe tagli di spesa corposi alla scuola ed alla sanità al fine di far quadrare i conti dello Stato italiano.

Invece, oltre al taglio del cuneo fiscale, il PD punta pure, a favore delle imprese, al superamento graduale dell’IRAP. Ma anche un voucher a tutti gli studenti per l’acquisto di un computer, ed il potenziamento di Industria 4.0.

Come si presenteranno i partiti alle elezioni politiche di settembre

In vista delle elezioni di settembre, ricordiamo che il centrodestra si presenterà compatto. Ovverosia FDI, la Lega e Forza Italia in coalizione ma ciascuno in corsa con i propri simboli. Mentre nel centrosinistra i partiti non sono compatti. C’è infatti il PD che ha stretto un accordo di Governo con +Europa, ed un accordo elettorale Verdi-Si. Ma c’è pure il cosiddetto terzo polo che si posiziona al centro con Azione di Carlo Calenda, dopo aver rotto il patto con il PD, insieme ad Italia Viva di Matteo Renzi.

Con il centrosinistra diviso in due, il centrodestra potrebbe avere campo libero per vincere le elezioni del 25 settembre del 2022. Ed in tal caso, se FDI dovesse prendere più voti di Forza Italia e della Lega, per Giorgia Meloni si spalancherebbero le porte di Palazzo Chigi.

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