Bisogna stare attenti ai tranelli del web 

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Federprivacy ha emanato una circolare sul tema della trasparenza. Perciò nei prossimi giorni bisogna stare attenti ai tranelli del web. Purtroppo l’e-commerce riserva delle sgradite sorprese e non tutti sanno come affrontare il problema. Infatti gli utenti meno esperti finiscono per fare la fine del pollo da spennare.

Gli utenti provano disaffezione

La mancanza di trasparenza online genera una disaffezione e di conseguenza l’utente perde fiducia nei confronti delle aziende che vendono online. OpSec ha pubblicato un report sulle abitudini di consumo. Un utente su tre ha risposto di aver subìto una violazione dei propri dati personali facendo shopping online.

La pandemia  del coronavirus ha accelerato il passaggio al digitale. Di conseguenza, i consumatori abituati a comprare presso i negozi di vicinato, hanno cambiato le proprie abitudini, familiarizzando con il web per fare acquisti.

Questa platea di neofiti ha sicuramente toccato con mano le comodità che offre Internet ma si sono resi conto del campo minato della Rete. Infatti, i venditori più avvezzi, pur di persuadere l’acquirente, travalicano il rispetto della privacy.

Caccia ai dati personali

Le aziende cercano in tutti i modi di impossessarsi dei dati personali dei consumatori in modo da sfruttarli per operazioni di marketing. Trabocchetti e stratagemmi sono all’ordine del giorno per ottenere i dati sensibili.

Federprivacy non fa sconti a nessuno. Infatti, l’associazione mette sotto accusa i colossi del web perché hanno lunghissime e articolate policy privacy. Un utente per leggere l’intero contenuto impiega oltre 30 minuti.

Inoltre, altre aziende utilizzano come tecniche ingannevoli, slogan beffardi del tipo “la tua privacy è importante”. Questa dicitura viene inserita nei banner dei cookie. L’utente clicca direttamente senza neanche soffermarsi sulle informazioni contenute.

L’utente non sa come difendersi

L’utente inesperto non ha i mezzi per districarsi in questo campo minato. Infine, tra gli escamotage più ricorrenti, i siti web utilizzano quello di  scoraggiare gli utenti a cancellare i propri dati personali. Questa azione è in evidente conflitto con l’articolo 12 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati.

Quanti di noi hanno provato a cancellare il proprio account da un sito e-commerce ed hanno notato quanto sia difficile. Le aziende preparano un percorso ad ostacoli proprio per scoraggiare l’utente. Perciò, nei prossimi giorni bisogna stare attenti ai tranelli del web.

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