Ben 3.000 euro di multa e oltre per chi ha questo servizio in casa ma non lo dichiara

multa

Si avvicina il Natale e, per qualcuno, potrebbero arrivare delle sorprese davvero poco gradite.

Esistono, infatti, delle particolari situazioni in cui attività che compiamo quotidianamente sono considerate dalla Legge delle vere e proprie infrazioni. Il problema è che queste infrazioni possono arrivare a costarci anche cifre davvero enormi.

Succede, ad esempio, quando si devono pagare fino a 444 euro di multa per chi guida commettendo questo grave errore davvero molto comune.

Un altro caso che potrebbe prendere una piega molto simile riguarda una situazione che sovente si verifica nelle abitazioni dei privati.

In particolare, la sanzione prevista potrebbe toccare chi sfrutta questa situazione in casa senza dichiararlo all’INPS. La sanzione prevista per questo errore parte, addirittura, da una base minima di 3.000 euro. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Ben 3.000 euro di multa e oltre per chi ha questo servizio in casa ma non lo dichiara

L’oggetto della questione è l’impiego di lavoratori domestici in nero. Si parla, quindi, di chi paga in nero un’altra persona per ricevere un aiuto con le proprie faccende domestiche.

In Italia, e non solo, sono tantissime le persone che sfruttano questa condizione. Il problema è che gran parte di queste persone non assume regolarmente l’aiutante, ma si limita a pagarlo in contanti. Ed è proprio per questo comportamento che sono previste delle sanzioni davvero molto salate.

Le sanzioni partono da 200 euro e arrivano a queste cifre enormi

Come riporta il sito del CAF, per legge, il datore di lavoro deve comunicare all’INPS l’assunzione e anche le eventuali modificazioni del rapporto lavorativo. Se, invece, il datore del lavoro omette o ritarda questa comunicazione, la situazione cambia. In questo caso, infatti, dovrà pagare una sanzione di importo compreso tra 200 e 500 euro per ciascun lavoratore, ma non è finita.

Attenzione perché la sanzione è pesantissima

Se il datore di lavoro non comunica l’assunzione di un lavoratore, quest’ultimo non viene iscritto all’ente previdenziale. In questa situazione, la Direzione Provinciale del Lavoro potrà punire il datore di lavoro con una sanzione salatissima. La somma della sanzione, infatti, va da 1.500 euro a 12.000 euro per ciascun lavoratore, a cui si aggiungono 150 € per ogni giornata di lavoro effettuato.

Inoltre, per il lavoro nero, e quindi per il mancato pagamento dei contributi ai lavoratori, la legge prevede per il datore di lavoro ulteriori sanzioni molto pesanti.

Nello specifico, quest’ultimo dovrà pagare sanzioni civili al tasso del 30% su base annua. La cifra sarà calcolata sulla somma pari ai contributi evasi, arrivando ad un massimo del 60% e partendo da un minimo di 3.000 euro. Ecco perché ci saranno ben 3.000 euro di multa e oltre per chi ha questo servizio in casa ma non lo dichiara.

Potremmo rimpiangere anche una sola giornata di lavoro nero

La sanzione arriverà indipendentemente dalla durata della prestazione di lavoro in nero. Ciò significa che anche un solo giorno di lavoro non dichiarato potrà essere punito con una sanzione di minimo 3.000 euro.

In più, ricordiamo che sono previste ulteriori sanzioni per chi paga i contributi in ritardo e nel caso in cui il lavoratore non sia munito di permesso di soggiorno.

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