Arriva il quoziente familiare al posto dell’ISEE ma ecco chi sarò penalizzato dalla novità

ISEE

Il Governo ha annunciato che il quoziente familiare potrebbe prendere il posto dell’ISEE. Ma di cosa si tratta e come funzionerebbe questo nuovo parametro? Perché quello che interessa agli italiani, poi, è di riuscire a mantenere i diritti che adesso, magari, hanno con l’ISEE. E se questa novità dovesse stravolgere le cose potrebbe essere preoccupante.  Diciamo che si tratta di una parte più ampia di una riforma fiscale che metta al centro di tutto proprio il reddito della famiglia. E proprio in tal senso arriva il quoziente familiare al posto dell’ISEE.

A cosa servirebbe il quoziente familiare?

Servirebbe a garantire una maggiore equità nelle imposte che pagano bilanciando anche quelle indirette sui consumi, In una prima fase, ovviamente, l’ISEE potrebbe essere anche una base di partenza per dare il via a questa riforma . Proprio perché va considerare il reddito complessivo del nucleo considerando anche il numero dei componenti. E le spese fisse che sostengono (come mutuo o affitto) oltre al patrimonio mobiliare e immobiliare.

Il quoziente familiare, quindi, servirebbe più per un’applicazione corretta della tassazione che per il diritto a determinati sostegni come l’assegno unico, per esempio.

Arriva il quoziente familiare al posto dell’ISEE, ma a rimetterci sono sempre i meno ricchi

Introdurre in Italia il meccanismo del quoziente familiare sulla base del modello francese, porterebbe ad un risparmio medio sull’imposta di circa 800 euro a famiglia. Guadagno che cresce al crescere del reddito. Ed è proprio questa la nota dolente.  Si tratta di uno strumento che, a differenza dell’ISEE, avvantaggia le famiglie più ricche.

Proporre un quoziente familiare su benefici come il Superbonus 110% può anche avere una sua logica. Ma allargare questo calcolo anche all’IRPEF potrebbe essere una scelta pericolosa. Perché a parità di composizione del nucleo familiare è maggiormente avvantaggiata la famiglia più ricca rispetto a quella più povera.

Tassazione congiunta per tutta la famiglia

Avere un quoziente familiare significa versi applicare l’IRPEF sull’intero reddito del nucleo e non più solo sul reddito personale di ognuno dei componenti. Se oggi, quindi, uno dei due coniugi guadagna di più e uno di meno hanno applicate due aliquote diverse nella tassazione. Perché ognuno paga per il reddito che produce. Perché l’IRPEF è una imposta sul reddito delle persone fisiche.

Con il quoziente familiare, invece, si tasserebbe l’intero reddito del nucleo con la stessa aliquota ed il coniuge che guadagna meno sarebbe disincentivato. Così come, per quest’ultimo, sarebbe più vantaggioso rifiutare anche di fare gli straordinari, visto quanto poi sarebbero tassati con l’aliquota unica familiare.

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