Anche con redditi medi e alti l’INPS verserà 215 euro per 1 anno a chi presenta queste difficoltà visive

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I problemi alla vista sono molto frequenti nella popolazione di qualsiasi fascia d’età e rappresentano spesso un fenomeno diffuso. Se in alcuni casi è possibile correggere tali difetti attraverso l’uso di lenti oftalmiche correttive, in altri casi si tratta di problematiche ben più gravi. A tal riguardo, l’Istituto di Previdenza Sociale destina ogni anno delle provvidenze economiche che potrebbero interessare molti potenziali beneficiari.

Con la pubblicazione della circolare n. 197 del 23 dicembre 2021, sono stati aggiornati gli importi validi per il nuovo anno relativi alle varie indennità. Anche con redditi medi e alti l’INPS verserà 215 euro per 1 anno a chi presenta queste difficoltà visive. Vediamo di seguito quali sono i soggetti che possono richiedere sin da subito l’indennità speciale.

Quali agevolazioni economiche spettano

Avere dei difetti alla vista comportano delle spese periodiche che spesso gravano sul bilancio familiare. Si pensi ad esempio all’acquisto di occhiali da vista, montature, lenti a contatto e soluzioni liquide per la manutenzione. Tutti questi prodotti si possono classificare come dispositivi medici sui quali far valere la detrazione IRPEF del 19%. In un precedente articolo abbiamo spiegato come fare per ottenere quest’anno tale Bonus fiscale per occhiali e lenti dall’Agenzia delle Entrate. Quest’agevolazione rappresenta un grande vantaggio per chi deve sostenere simili spese per sé o per i familiari a carico. Laddove i difetti della vista causino una marcata ipovisione, è possibile richiedere un differente sussidio economico gestito questa volta dall’INPS.

Anche con redditi medi e alti l’INPS verserà 215 euro per 1 anno a chi presenta queste difficoltà visive

Con la Legge n. 508 del 21 novembre 1988, il Legislatore istituisce l’indennità speciale per ventesimisti. Si tratta di una provvidenza economica rilasciata su base mensile che il beneficiario ricevere se rientra nella categoria dei cosiddetti ciechi parziali. Si tratta di persone che presentano un residuo visivo non superiore ad un ventesimo, da qui il termine “ventesimisti”. A queste persone l’INPS garantisce un’indennità mensile dietro presentazione della domanda.

A differenza di quanto accade per la pensione d’invalidità in generale, l’indennità per ciechi ventesimisti si eroga a solo titolo della minorazione. Ciò significa che il richiedente non deve possedere particolari limiti di reddito o speciali condizioni economiche. Per l’anno 2022 l’importo mensile dell’indennità speciale per ciechi ventesimisti corrisponde a 215,35 euro. Essa spetta anche in caso di ricovero presso un istituto pubblico e nella generalità dei casi è cumulabile con altre tipologie di sussidio. Presentano opportuna istanza, dunque, il richiedente può ricevere dall’INPS l’indennità speciale se si accerta il possesso di tutti i requisiti sanitari previsti.

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