Anche chi ha avuto l’ictus può ricevere 522 euro oltre alla pensione con soli 5 anni di contributi

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In Italia, secondo i dati, ogni anno circa 185 mila persone vengono colpite da ictus cerebrale. Si stima inoltre che circa il 10-20% delle persone colpite per la prima volta muore entro un mese, mentre un altro 10% entro il primo anno. Mentre circa un terzo presenta un grado di disabilità da lieve a moderata. L’ictus cerebrale, in Italia, rappresenta la terza causa di morte, dopo i tumori e le malattie cardiovascolari e la prima causa di disabilità assoluta. L’ictus può provocare, infatti, paresi degli arti, problemi neurologici e cognitivi. Un’altra conseguenza è la spasticità, presente in circa il 38% dei casi dopo un anno dall’evento. Questa causa gravi disabilità alla persona colpita con conseguenze negative sulla sua vita e di chi lo assiste. Ecco perché anche chi ha avuto l’ictus può ricevere 522 euro oltre alla pensione con soli 5 anni di contributi.

Il nostro legislatore, infatti, ha previsto varie forme di tutela per chi a seguito di malattie non può provvedere da solo al compimento delle azioni quotidiane. O, presenti una riduzione della sua capacità lavorativa. Ad esempio, l’INPS con mal di testa e depressione potrebbe riconoscere subito 287 euro mensili oltre la Legge 104.

Anche chi ha avuto l’ictus può ricevere 522 euro oltre alla pensione con soli 5 anni di contributi

A seconda della gravità dell’ictus e delle conseguenze che ha provocato sulla persona il nostro legislatore ha previsto varie forme di tutela. Tra le conseguenze gravi che può determinare, vi sono i danni cerebrali, l’immobilità, difficoltà nella deglutizione, nel parlare, la perdita di controllo delle funzioni fisiologiche. Tutte queste situazioni, possono richiedere l’assistenza continua di una persona. Infatti chi è colpito da ictus potrebbe non essere in grado di svolgere le normali azioni quotidiane.

Pertanto, la persona colpita da un ictus a seconda della gravità potrà ottenere l’inabilità o l’invalidità. Nel primo caso, potrà richiedere l’inabilità qualora abbia versato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 nell’ultimo quinquennio e 5 anni di anzianità assicurativa. 

In mancanza, avrà diritto alla pensione per invalidi civili, qualora non superi il reddito annuo di euro 16.982,49.

Inoltre a seconda del grado di invalidità potrà richiedere l’assegno ordinario che spetterà soltanto nel caso di un’invalidità riconosciuta nella misura del 67%, purché abbia versato i contributi minimi. Mentre se non ha versato i contributi e si trova in particolari condizioni di bisogno, per ottenere l’assegno avrà bisogno del riconoscimento del 74% d’invalidità.

Ecco cosa fare quando la malattia rende impossibili le più semplici azioni della vita quotidiana senza un accompagnatore 

Inoltre qualora la persona colpita da ictus non sia in grado di svolgere da sola tutte le normali attività quotidiane, potrà richiedere anche l’assegno di accompagnamento. Questo è pari ad euro 522,10.

In particolare, bisognerà recarsi dal medico di famiglia per ottenere il certificato introduttivo con il codice da inserire nella domanda d’accertamento da inviare all’INPS. Una volta ottenuto il certificato, entro 90 giorni si potrà inoltrare la domanda online all’INPS o mediante enti di Patronato.

A questo punto l’INPS fisserà la visita presso la Commissione Medica che attesterà i requisiti necessari e redigerà un verbale che trasmetterà all’INPS per il pagamento della prestazione.

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