Alle famiglie spetta il rimborso degli aumenti di luce e gas decisi dai fornitori ma non legittimi

alle famiglie spetta il rimborso degli aumenti di luce e gas
Le bollette di luce e gas stanno diventando il vero problema di milioni di famiglie italiane. Le bollette rappresentano la preoccupazione principale di queste famiglie che già sono chiamate a fare i conti con l’aumento del costo della vita anche dei beni di prima necessità. Una crisi che non accenna a diminuire e che vede nelle bollette delle utenze domestiche un problema grave. Ma adesso una mano potrebbe arrivare da una decisione dell’Antitrust. Il garante della concorrenza infatti ha decretato come illegittimi alcuni aumenti che determinati fornitori hanno prodotto nei confronti dei loro inconsapevoli clienti.
Il Governo sta adottando misure volte a tutelare i clienti dagli aumenti indiscriminati, ma ciò che adesso emerge dalla decisione dell’Antitrust è qualcosa che va nella direzione di garantire rimborsi a chi da mesi ha subito i rincari.

Alle famiglie spetta il rimborso da parte dei fornitori di luce e gas

La metà circa delle 25 aziende fornitrici di luce e gas alle famiglie, non hanno seguito le regole. Questo ciò che emerge da una operazione di controllo dell’AGCM, cioè dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In pratica l’Antitrust ha dichiarato come illegittimi gli aumenti che molte compagnie hanno applicato in maniera unilaterale sulle bollette delle famiglie. Secondo l’Autorità le compagnie non avrebbero seguito i dettami normativi del Decreto Aiuti Bis, come stabilito dall’articolo n° 3 del Decreto Legge n° 115 del 9 agosto 2022.
aumenti sulle bollette delle famiglie

Aumenti sulle bollette delle famiglie-proiezionidiborsa.it

Nello specifico veniva imposto alle compagnie di sospendere immediatamente le condizioni contrattuali che garantivano alle stesse compagnie di poter modificare unilateralmente le tariffe applicate. Una specie di aut aut a partire dal 10 agosto 2022. Una cosa che le compagnie non hanno seguito, aumentando le tariffe ai loro clienti. Secondo i fornitori, gli aumenti erano legittimi dal momento che riguardano contratti scaduti, spesso impostati inizialmente a tariffe bloccate per 24 mesi. Tanto è vero che adesso le compagnie hanno già provveduto in alcuni casi a dare mandato ai loro studi legali di contestare la decisione dell’Autorità.

Cosa dice l’Antitrust

Resta il fatto che essendo stati dichiarati illegittimi gli aumenti, gli effetti per i clienti sono due. In primo luogo è fatto obbligo alle compagnie di riportare le tariffe a quelle che erano precedentemente applicate. Riportare le tariffe a prima del 10 agosto quindi, in modo tale che le famiglie tornino a pagare ciò che pagavano prima degli aumenti. E poi, si apre al rimborso spettante alle famiglie. Rimborsi automatici sui quali però, le associazioni dei consumatori suggeriscono alle famiglie di produrre istanza di sollecito.
AGCM, cioè dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

AGCM, cioè dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato,proiezionidiborsa.it

Sono circa 7,5 milioni gli aumenti stabiliti unilateralmente dalle compagnie. Una cosa che riguarda 2,5 milioni di utenze domestiche. Sul sito istituzionale dell’AGCM c’è la nota stampa con cui il Garante annuncia l’avvio delle istruttorie su determinate compagnie che sono Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie, Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola. Pertanto alle famiglie spetta il rimborso se hanno subito variazioni dei piani tariffari dopo il 10 agosto e quindi dopo l’entrata in vigore del Decreto Aiuti Bis. Oltre naturalmente a bollette con spese più basse subito.

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