5 errori che la gente commette e come evitarli, per smettere di fumare senza frustrazione

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Smettere di fumare è più facile a dirsi che a farsi. Soprattutto, perché si tende a consolidare questa pessima abitudine anche a livello psicologico e gestuale. Chi ha deciso di smettere però, non prova più un piacere intenso, dato dalla dipendenza da nicotina. Molti iniziano a non percepire più come prima gli odori e sapori, ritrovandosi anche una fastidiose tosse cronica. Peraltro, i costi relativi all’acquisto di sigarette pesano parecchio sullo stipendio mensile, specie se si parla di fumatori accaniti.

Tante persone, inoltre, vorrebbero togliersi questo vizio perché hanno capito una cosa fondamentale. Smettere di fumare ringiovanisce e porta dei benefici quasi istantanei ed evidenti a tutti, a tutto vantaggio dell’estetica e della salute.

Prima di lanciarsi in quest’ardua impresa e salutare il tabacco per sempre, bisogna sapere che esistono 5 errori che la gente commette e come evitarli. Conoscere gli ostacoli che possono inficiare ogni buona volontà salutista, è una fase fondamentale, perché questo permette di non farsi scoraggiare al primo insuccesso.

In questa fase, nella quale il corpo può rispondere anche con dei sintomi dovuti alla prima astinenza, bisogna avere il coraggio di andare fino in fondo. Può capitare a tutti di sbagliare, scivolando in questa abitudine consolidata, magari in un momento di debolezza, nervosismo o sconforto.

Non bisogna dunque lasciarsi abbattere, ma accettare una piccolissima sconfitta e darsi nuove motivazioni. Dopo poco tempo, l’organismo saprà palesare i segnali della sua riconoscenza.

5 errori che la gente commette e come evitarli, per smettere di fumare senza frustrazione

Stando alle statistiche dell’OMS, il consumo di tabacco è una piaga a livello mondiale. Mantenere la calma e restare fermi sul proprio proposito non è solo una vittoria, ma anche un’importate occasione di crescita personale.

Non bisogna banalizzare il fatto di smettere di fumare, abitudine che si insinua silenziosamente nel corso degli anni, è il primo errore. È necessario essere consapevoli da subito che si tratta di una sfida importante, da non prendere alla leggera. È da abolire la frase “domani smetto”, perché è fuorviante.

Bisogna sapere che non esistono ritrovati miracolosi che possano essere utili a distruggere una dipendenza che è profondamente radicata nell’inconscio. L’aiuto che serve lo si trova solo in sé stessi e nelle motivazioni razionali che hanno portato il fumatore a compiere questa scelta. Non sono ammesse scorciatoie.

È necessario darsi il tempo di assimilare questa esperienza e darsi il tempo per maturare un vero cambiamento. Tuttavia, cercare di smettere diminuendo, non è l’approccio logico che sembra. Meglio smetter del tutto, da subito, evitando così di percepire come preziose le sigarette concesse.

Alcuni provano a togliersi questo vizio trovandosi attività alternative quando la voglia sale impetuosa. È comprensibile che le persone ancora vittime di questa dipendenza si chiedano come affrontare le fasi più critiche. È bene ricordare però che si tratta di un processo di cambiamento personale profondo e che un minimo di sofferenza, per ottenere ottimi risultati, è da mettere in preventivo.

L’ultimo errore è cercare di fare tutto da soli, pensando che basti decidere di smettere, che sia solo una questione di volontà. È necessario dunque avvalersi del supporto psicologico di un professionista, che saprà fornire delle linee guida adeguate.

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