100.000 euro ereditati nel 2010 e depositati su un conto corrente infruttifero quanto valgono oggi?

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Avvertiamo che la risposta più sbagliata è quella più immediata. Alla domanda 100.000 euro ereditati nel 2010 e depositati su un conto corrente infruttifero quanto valgono oggi, la risposta da non dare è: 100.000 euro. Per almeno tre ordini di motivi che ci prefiggiamo di illustrare.

Valore nominale e valore reale

Tutto nasce in merito all’errore per cui i soldi non investiti siano il miglior porto sicuro cui rifugiarsi. Dimenticando che anche la forma del contante, o del materasso, o del conto corrente infruttifero costituiscono, comunque, una precisa scelta. Quella dell’inerzia, del voler rinunciare comunque e a prescindere.

Ora, il valore nominale è quello riportato su un pezzo di filigrana. E sarà quello in eterno, fintanto che la banca che l’ha emesso lo lascerà circolare nel suo sistema economico di riferimento.

Altro paio di maniche è il valore reale. Questo si riduce inesorabilmente con il passare del tempo, anche mentre dormiamo o lavoriamo o siamo in vacanza. Dunque, vediamo di capire 100.000 euro ereditati nel 2010 e depositati su un conto corrente infruttifero quanto valgono oggi.

Le spese e il capitolo imposte correlate al conto corrente

Vanno anzitutto tolte le spese di tenuta conto corrente. Nella migliore delle ipotesi, infatti, ci sarà comunque da pagare qualche decina di euro annui tra le spese di gestione o comunicazioni o altro ancora.

Anche ipotizzando solo 2,50 euro di spese medie al mese nel decennio, e relative alla tenuta del conto, ne uscirebbe fuori un piccolo salasso. Pari a:  2,50 euro X 12 mesi X 10 anni = 300 euro (almeno).

Sul capitolo imposte, poi, vi è quella di bollo che è stata introdotta solo sul finire del 2011 dall’allora Governo Monti (D.L. 201/2011). Per semplificare, moltiplichiamo i 34,20 euro per soli 8 anni, ottenendo comunque all’incirca altri 275 euro.

Il peso dell’inflazione

Tuttavia, la perdita maggiore sarebbe quella in valore reale, la c.d. perdita di potere d’acquisto e dovuta al peso dell’inflazione. Il grafico sottostante (fonte: Rivaluta) ne traccia il trend che va da ottobre 2010 a ottobre 2020 (ultimo dato disponibile).

il peso dell'inflazione

Detta in soldi, vuol dire che quei 100.000 euro depositati sul c/c 10 anni fa oggi valgono realmente 87.500 euro. Sulla carta sarebbero sempre 100mila euro, meno le spese tenuta conto e le varie imposte di bollo. Nella realtà, però, sarebbe come comprare una piccola utilitaria nuova di zecca e del valore di 12.000 euro e poi vedersela rubata per sempre il giorno dopo.In questo caso, riuscire a fare i calcoli esatti è un pò più difficile. Ci ha pensato, comunque, una nota società finanziaria, secondo cui la perdita cumulata nel decennio sarebbe all’incirca pari al 12,5%.

Probabilmente l’esempio del furto d’auto fa più effetto perché la si vede, la si tocca, la si percepisce coi propri occhi. Ma il risultato non cambia di una virgola se si tratta di soldi non investiti ed entra in gioco l’inflazione.

Ecco, dunque, la risposta al quesito sui 100.000 euro ereditati nel 2010 e depositati su un conto corrente infruttifero: quanto valgono oggi?

Infine, in quest’altro articolo mettiamo a confronto due possibili profili di risparmiatori e vediamo chi, tra i due, risulta essere più scaltro e lungimirante, nel lungo periodo.

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