Verso un bottom di medio/lungo sul BTP? Resilienza tecnica e analisi fondamentale

Christine Lagarde BCE-Foto da imagoeconomica

Talora si verificano sui mercati situazioni di un certo interesse. Potrebbe essere il caso del BTP future che, raggiunto un particolare punto di minimo, nonostante ulteriori incrementi dei tassi da parte della BCE, non è ulteriormente ribassato per il momento rispetto a quel minimo. Per quale motivo e cosa dicono analisi tecnica e fondamentale. Verso un bottom di medio/lungo sul BTP?

Il bottom raggiunto

Il BTP future ha raggiunto il suo attuale bottom, dopo una discesa iniziata nell’agosto 2021. Il minimo è stato raggiunto nel mese di settembre 2022. E da allora si è formata una fase sostanzialmente lateralizzante, che almeno sinora non è stata in grado di rompere al ribasso quel minimo.

A parere di chi scrive, è interessante notare che a settembre di un anno fa ci trovavamo solo nella fase iniziale del rialzo dei tassi da parte della BCE, con un tasso ad 1,25. Ci si sarebbe potuti aspettare una serie di ulteriori ribassi, a fronte della politica monetaria restrittiva intrapresa a livello europeo. Ma le cose sono andate diversamente.

Da allora i tassi, come notiamo, hanno conosciuto un significativo incremento.

Le precedenti proiezioni

Quella che potremmo definire una resilienza di quel minimo era stata da parte nostra già indicata a suo tempo. Avevamo infatti elaborato delle proiezioni, su base mensile, in base a molteplici tecniche. Tali proiezioni ci facevano ritenere che, se non proprio il minimo finale di tutto il ribasso, era comunque probabile trattarsi di un bottom rilevante. E così è stato. L’incremento dei tassi ha portato ad una fase laterale, ma non ad una rottura ribassista del bottom di settembre 2022.

Analisi tecnica e fondamentale

L’attuale situazione tecnica, ma anche fondamentale, ci consente di ritenere che, probabilmente, l’attuale livello raggiunto dal BTP abbia una certa probabilità di confermarsi sugli attuali livelli. Al più, di scendere verso area 110. La chiusura della seduta del 23 settembre è avvenuta a 111,21.

Ma spieghiamo le motivazioni della nostra analisi.

Intanto, tra le varie analisi possibili, ci pare significativa la seguente serie di indicazioni, desunte da tecniche di Gann. Sul precedente minimo del 2022 convergevano diverse tecniche, che potevano farlo ritenere anche probabile minimo dell’intero ribasso.

Ma ora?

Senza entrare in eccessivi tecnicismi, ci limitiamo ad osservare che l’attuale barra mensile  è prossima, a un incrocio di angoli di Gann, tracciati all’interno di un cosiddetto quadrato di minimo.

Peraltro in corrispondenza della attuale barra mensile passa anche un setup temporale, costituito dal ritracciamento del 50% della estensione temporale del quadrato.

E più precisamente, le due rette si incrociano in area 110.

Da un punto di visto macro, scorrendo l’attuale curva dei rendimenti, notiamo che il decennale rende attorno al 4,5. E l’attuale tasso della BCE è il 4,5.

Va precisato che non necessariamente il tasso del BTP è analogo a quello della BCE. Tuttavia avere pari rendimento potrebbe costituire segnale di una certa valenza.

Verso un bottom di medio/lungo sul Btp? Resilienza tecnica e analisi fondamentale. Conclusioni

Il presente setup temporale rappresenta quindi un interessante viatico per il prossimo mese.

Come da applicazione tradizionale di certe regole, bisognerà porre particolare attenzione al mese di ottobre. In particolare per verificare la rottura di uno dei due estremi, massimo o minimo, di settembre. Questo tipo di segnale potrebbe avere significative indicazioni, rialziste o ribassiste, sull’evoluzione di medio termine delle quotazioni.

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