Ci avviamo lentamente verso la fine di febbraio e, quando le giornate sono più calde e soleggiate, sembra già di sentire il profumo della primavera.
Ecco che allora molti si dedicano a terrazzi e giardini, per prepararli all’esplosione di colore a cui la nuova stagione aprirà le porte.
C’è chi fa esperimenti di semina, puntando non solo su fiori e arbusti, ma cimentandosi anche nella coltura di ortaggi in vaso.
A tal proposito, abbiamo visto che febbraio è il mese giusto per piantare i peperoni, partendo semplicemente dai semini di quelli acquistati.
A rapida crescita, non tarderanno a ravvivare il balcone con i loro colori sgargianti.
Tra le tonalità che più ci ricordano la bella stagione, poi, impossibile non contemplare il rosa, in tutto il suo universo di sfumature.
Si tratta peraltro della nuance dominante di questa pianta tipicamente estiva, ma che potremmo cominciare a coltivare sin da subito perché inaspettatamente resistente.
Una veloce fioritura giallo oro da far invidia caratterizza, invece, le varianti di questo vegetale molto amato, che spesso popola i nostri giardini.
Stiamo parlando del noto gelsomino e, in particolare, ci soffermeremo sulle sue declinazioni invernali, con particolare attenzione alla varietà denominata primulina.
Il gelsomino primulino
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La scelta del nome dipende dai magnifici fiori di questa specie che, oltre ad essere larghi e semidoppi, si vestono dello stesso giallo intenso delle primule.
L’unica pecca sta nel fatto che non risultano particolarmente profumati, ma compensano con una crescita esorbitante nonostante la bassa manutenzione.
Anche le foglie, poi, sono molto grandi e i lunghi rami, elegantemente sinuosi, si adattano tanto ad essere liberi rampicanti, quanto alla coltura in vaso.
Ulteriore vantaggio riguarda la resistenza al freddo, che consente al primulino di sopravvivere anche a -10 gradi.
Veloce fioritura giallo oro da far invidia per le varietà belle e resistenti di questa famosissima pianta
Illumina altrettanto bene giardini e terrazzi anche l’altra varietà invernale del gelsomino, conosciuta come gelsomino di San Giuseppe.
Presenta caratteristiche molto simili a quella appena descritta, a partire appunto dal colore dei fiori, che, tuttavia, rimangono più piccoli, seppur ugualmente belli.
Rispetto al primulino, inoltre, questa tipologia è più incline all’effetto cascata quindi meglio piantarlo in prossimità di pareti su cui può ricadere, anziché in vaso.
Ugualmente facile da curare, vanta una resistenza al freddo maggiore del collega, in quanto sarebbe in grado di sostenere temperature inferiori a – 20 gradi.
