La crisi economica e la precarietà lavorativa non consentono a tutti i giovani di poter acquistare una casa in autonomia. Per questo motivo, spesso sono i genitori a venire in soccorso dei figli, donando immobili di loro proprietà. La donazione è l’atto più diffuso per le operazioni tra membri della stessa famiglia, perché consente di usufruire di notevoli agevolazioni fiscali; ad esempio, se effettuata tra genitori e figli, è prevista un’aliquota ridotta al 4%, da calcolare sul valore eccedente la franchigia di 1 milione di euro. Resta, però, da versare la parcella del notaio, figura professionale essenziale nelle donazioni di immobili.Esistono, però, delle soluzioni decisamente più economiche, che consentono di evitare quest’ultima spesa.
Se vuoi donare casa ai figli senza notaio puoi beneficiare di questi strumenti
Si possono donare immobili ai figli anche senza dover andare dal notaio. Nel dettaglio, se il bene non è stato ancora acquistato, i genitori potrebbero ricorrere alla cd. donazione indiretta. In pratica, il figlio acquista la casa con apposito atto di compravendita, ma sono i genitori a corrispondere la cifra dovuta al venditore.
In questo caso, invece di provvedere alla redazione due atti, ossia donazione e compravendita, si stilerà soltanto il contratto di compravendita, dal quale emergerà l’animus donandi del genitore. Anche se il figlio è in regime di comunione legale col coniuge, inoltre, il bene non rientrerà in comunione e, dunque, non potrà essere fatto valere alcun diritto sull’immobile in caso di separazione. Ma si può risparmiare sulle spese legali del notaio anche tramite l’usucapione?
Usucapione per donare casa al figlio: è consentito dalla legge?
Un’altra soluzione per evitare le spese notarili di donazione potrebbe essere l’acquisto per usucapione. L’istituto è applicabile esclusivamente per gli immobili già esistenti e permette di diventare proprietari di un bene altrui se c’è stato il possesso continuo e prolungato per almeno 20 anni. Secondo la legge attuale e la giurisprudenza, però, non è consentito l’usucapione tra genitori e figli o tra fratelli e sorelle, perchè in tal caso verrebbe meno il requisito del “disinteresse” sul bene da parte di chi ne è legittimo proproetario.
Una valida alternativa, sarebbe il comodato d’uso gratuito, con il quale i genitori cedono ai figli per un determinato periodo di tempo la propria casa, senza pretendere il pagamento di alcun canone di locazione.