Un biennio di contributi figurativi per la pensione dall’INPS ai lavoratori dipendenti che presentano questa richiesta assistenziale

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In alcune situazioni di vita, per un contribuente è importante contare su alcune forme di tutela lavorativa che consentano assenze retribuite e copertura previdenziale. Immaginiamo i casi in cui, oltre al proprio lavoro, si debba assolvere a degli obblighi familiari di assistenza ad una persona con specifiche necessità. Vengono in mente quelle circostanze in cui coniuge, figlio, genitore o altro parente si fanno carico delle cure al familiare in stato di disabilità grave.

Ai lavoratori che si trovano in uno stato simile è spesso concessa la fruizione dei 3 giorni di permesso con Legge 104. Tuttavia, talvolta si ha bisogno di congedi ben più estesi e duraturi senza che gli stessi compromettano il posto di lavoro. Esiste per simili eventualità una particolare forma di congedo che consente di ottenere anche un biennio di contributi figurativi per la pensione da parte dell’INPS. Vediamo di seguito di cosa si tratta e come funziona.

Quando è possibile ricevere l’aspettativa retribuita e quando no

Nell’arco della vita lavorativa possono verificarsi diverse circostanze che richiedano un temporaneo allontanamento dal proprio impiego. In molti casi la legge riconosce il diritto di congedo o aspettativa al lavoratore garantendo delle tutele sul contratto e l’impiego.

Come abbiamo illustrato in precedenza, ad esempio, nel 2022 i dipendenti possono richiedere fino a 11 mesi di aspettativa per specifici motivi personali. Se alcune assenze non sono coperte da indennità particolari, per altre invece è possibile ricevere un indennizzo e la copertura previdenziale. Un esempio molto noto riguarda il congedo straordinario per Legge 104.

Un biennio di contributi figurativi per la pensione dall’INPS ai lavoratori dipendenti che presentano questa richiesta assistenziale

Il diritto al congedo straordinario per assistere un familiare con Legge 104 segue quanto disciplina il D. lgs 26 marzo 2001 n. 151. Esso concede al richiedente fino a 2 anni di aspettativa retribuita per assistere il familiare con handicap grave nei limiti consentiti dalla Legge.

Come abbiamo spiegato in precedenza, può richiedere questo tipo di aspettativa non solo il coniuge del disabile ma anche altri familiari. Secondo quanto stabilisce l’articolo 42, comma 5, del D. lgs 151/2001, nel periodo di congedo si ha diritto ad un’indennità e alla copertura da contribuzione figurativa. Simili tutele spettano entro determinati limiti.

Relativamente ai contributi figurativi, questi possono tornare utili tanto per il diritto alla pensione quanto per il calcolo dell’assegno. Dunque, laddove dovesse verificarsi la necessità di richiedere un simile congedo, al lavoratore si assicurerebbe anche la tutela sul piano previdenziale.

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