Che gli equilibri economici a livello globale fossero in piena rivoluzione lo si era capito già dalle prime mosse di Trump. Oggi ve n’è ampia conferma, anche grazie agli ingenti investimenti del Presidente in Arabia Saudita. Il futuro passerà da questo nuovo “hub”, un Paese che già guarda avanti e soprattutto ha le risorse necessarie per accelerare lo sviluppo tecnologico. Intelligenza Artificiale, innovative infrastrutture ed energia rinnovabile sono i capisaldi dei nuovi obiettivi e se l’Italia saprà giocare bene le sue carte potrà vantare una posizione di pregio in questo nuovo scacchiere. Ma quali sono esattamente gli accordi effettuati dal Tycoon? E quali le risorse italiane ed europee in gioco?
La missione di Trump in Arabia Saudita, una fortuna in miliardi per far crescere l’economia
Indice dei contenuti
Dalle visite effettuate da Trump in Arabia Saudita emergono rilevanti novità per quanto riguarda il prossimo futuro. Sono stati stipulati accordi miliardari tra lo sceicco e il Presidente, che riguardano collaborazioni tra le principali società tecnologiche come Nvidia, Amd, Qualcomm e Aws e G42, l’azienda emiratina specializzata in data center. Ma non solo. Lo sceicco ha tra le mani un’ingente fortuna da “spendere” per costruire nuove infrastrutture IA e per investire in energie rinnovabili nonché nella Difesa. L’accoppiata vincente del futuro, potremmo definirla. Secondo i piani dell’Arabia Saudita (e non solo), entro il 2030 l’Intelligenza Artificiale avrà aiutato l’umanità a risolvere i principali problemi che affliggono l’umanità, rendendo possibile una nuova era.
Naturalmente, i vantaggi di questi e presumibili altri accordi permetteranno a Trump di non farsi surclassare dalla Cina, mentre per l’Arabia Saudita sarà l’occasione d’oro (è proprio i caso di dirlo) per diventare un nuovo punto di riferimento, anche culturale. Perché mentre le aziende si accordano per avviare progetti, lo sceicco “rivoluzionario” sta dando un messaggio molto forte al paese, schiudendosi anche da quell’atteggiamento riservato che permeava fino ad ora. Nvidia e le società emiratine hanno raggiunto intese volte a produrre quantità ingenti di chip e GPU per i prossimi 5 anni, e l’Arabia Saudita potrebbe ottenere ampio potere dalle nuove economie tecnologiche, se così vogliamo chiamarle. Di contro, la Cina non starà a guardare ed è molto probabile che si innescheranno ulteriori tensioni.
E l’Italia? Ecco quali sono i punti di forza su cui dovrà puntare
Europa e quindi anche l’Italia, in questo momento, sembrano molto indietro rispetto agli altri Paesi, e l’economia di tutta l’area euro non è certo florida come quella degli Stati Uniti, Cina, e appunto Arabia saudita. Volendo guardare alle prospettive più rosee e ottimistiche, il Bel Paese potrebbe contare sulle ampie risorse che già possiede: i talenti. L’Italia potrebbe esportare ciò che manca allo sceicco, ovvero figure professionali altamente specializzate nel comparto sostenibilità, riassetto urbano, ma anche sanità, cultura e formazione. “In cambio”, il Paese potrebbe ottenere ingenti investimenti e soprattutto una reputazione al momento ancora troppo in bilico agli occhi del mondo.
Tanto che, alcune alleanze, sono già state strette; si pesi ad esempio al nuovissimo “Dream of the Desert”, un treno super lussuoso appunto Made in Italy che viaggerà in Arabia Saudita. Il treno nasce dalla collaborazione tra Sar (le Ferrovie dell’Arabia Saudita), Arsenale, ministero della Cultura saudita e altre autorità del Paese arabo. Arsenale, lo ricordiamo, è una società specializzata nel segmento dell’ospitalità di lusso, ed è stata fondata nel 2020 da Paolo Barletta e Annabel Holding di Nicola Bulgari. La dimostrazione il Bel Paese ha tutto ciò che serve per non rimanere indietro e anzi per vantare le proprie eccellenze nel nuovo mondo che avanza.