Tour di Lavrov in Africa alla ricerca di nuovi alleati

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Dopo gli ultimi tagli alle forniture di gas russo in Europa, il prezzo della materia prima ha registrato, com’era facile prevedere, un’impennata. Attualmente le quotazioni si trovano nell’orbita dei 220 euro per megawattora, il tutto a fronte ad un calo ulteriore degli arrivi. Parallelamente si registrano le prime intese, in Europa, sull’accordo riguardante i tagli ai consumi energetici. Si tratta di un accordo che ha evidenziato molte delle tensioni presenti all’interno dell’Unione Europea.

Infatti le prime proposte orientate verso un razionamento del gas e dei consumi avevano portato ad un’alzata di scudi da parte non solo della Spagna ma anche della Grecia e di altri rappresentanti, preoccupati del fatto che un provvedimento in tal senso avrebbe rappresentato un ulteriore penalizzazione dopo quelle imposte proprio dalla Germania durante la crisi del debito. Ad ogni modo l’intesa parrebbe ormai raggiunta dopo alcune correzioni alla proposta iniziale. Infatti il taglio del 15% sarebbe stato reso una soluzione estrema mentre ogni singola Nazione, a seconda del proprio livello di stoccaggio, potrebbe sfruttare deroghe ed altre agevolazioni.

Tour di Lavrov in Africa alla ricerca di nuovi alleati

Ma mentre l’Europa sta cercando di trovare la quadratura del cerchio e riuscire ad affrontare il quasi certo stop delle forniture di gas in vista dell’inverno, anche la Russia si muove. Nello specifico il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha iniziato un vero e proprio tour in Africa per riuscire a creare a sua volta un fronte di alleati o, comunque, di far orbitare alcune Nazioni nella sua orbita.

Un altro asso nella manica che l’esponente del Governo russo potrà giocare sarà, oltre al gas, anche la questione dello sblocco dell’export di grano. Infatti molti paesi del Continente Nero dipendono proprio dalle forniture ucraine. Soprattutto nella fascia del Nord dove già si stanno registrando le prime, gravi conseguenze dettate dalla progressiva carenza di grano. Nello specifico la prima metà sarà l’Egitto, viaggio durante il quale potrebbe affrontare la questione della sicurezza alimentare. Argomento, questo, verso il quale è sensibile anche l’Etiopia, altra protagonista del tour di Lavrov in Africa. Stando agli osservatori, Lavrov parrebbe intenzionato a potenziare la sfera d’influenza di Mosca proprio su queste Nazioni.

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