Stupire una donna o parenti e amici portandoli a mangiare questi piatti rari della tradizione romana

Stupire una donna

Amatriciana, gricia, cacio e pepe, carbonara o coda alla vaccinara sono piatti conosciuti ed apprezzati in tutto il Mondo. Roma è famosa sia per le sue bellezze artistiche ed architettoniche che per la cultura e la tradizione.

La tradizione passa naturalmente anche dalla tavola. Ma per fare la differenza si dovrebbe puntare su piatti rari e poco conosciuti dalla massa. Dopo una giornata trascorsa a scoprire Roma, si può concludere con una cena indimenticabile. Vediamo insieme quali sono le ricette segrete della Capitale, in grado di lasciare a bocca aperta i nostri ospiti.

Stupire una donna o parenti e amici a tavola: ecco i nomi dei ristoranti dove mangiare

Le delizie proposte dallo street food romano sono molteplici e tra queste ci sono i supplì al telefono, con il formaggio filante ad ogni morso. Ma il supplì che in pochi conoscono è quello con il sugo alle animelle. Una meraviglia per il palato quasi impossibile da trovare. Le animelle sono interiora del vitello dalla consistenza spugnosa, ideali per le fritture. Per assaporare questi sapori perduti ci si può recare al ristorante l’Arcangelo a Roma Prati, fuori dalle tratte turistiche e scrigno della tradizione. Qui si possono stupire gli ospiti anche con altri piatti diversi dal solito come il croccante di baccalà o le polpette di allesso alla romana.

La stracciatella in brodo è un altro piatto poco conosciuto. Si tratta di una ricetta nata come ricostituente e servita oggi in uno dei locali storici di Roma, Checchino dal 1887. Qui la stracciatella è preparata secondo la tradizione, con uova stracciate, prezzemolo e brodo di carne. Il pecorino romano definisce poi il gusto di questo piatto strabiliante. Deve essere inserito nel brodo bollente ed emulsionato con la frusta. Il piatto viene infine completato con una spolverata di noce moscata e pepe.

Scopriamo i primi tipici alla romana

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Sora Lella e gli gnocchi alla romana

Romantica e suggestiva la location da Sora Lella. Affaccio sul Tevere e ambiente accogliente fanno da cornice a piatti della tradizione pura. Qui non ci si può esimere dall’assaggiare i classici primi piatti. Ma consigliamo di non perdere la chicca degli gnocchi alla romana. Si tratta di gnocchi di semolino dalla forma rotonda e piatta. Il semolino viene cotto nel latte, impastato con le uova e infine gratinato con burro e parmigiano. Una meraviglia per il palato dal sapore delicato.

Dove mangiare i carciofi alla giudia secondo il Gambero Rosso

Si può stupire una donna o parenti e amici prendendoli per la gola. Quindi proporre una cena in uno di questi ristoranti romani ci farà fare un figurone.

Un tipico piatto di carciofi di origine ebraica

Un tipico piatto di carciofi di origine ebraica-proiezionidiborsa.it

carciofi alla giudia sono nati nel ghetto ebraico e differiscono da quelli alla romana perché vengono cotti direttamente in olio bollente, senza pastella. Due dei posti consigliati dal Gambero Rosso per gustare questi carciofi sono Da Enzo al 29, in zona Trastevere e BaGhetto di Via del Portico d’Ottavia, uno tra i più antichi ristoranti ebraici di Roma.

Non resta che scegliere dove trascorrere momenti di estrema piacevolezza.

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