Stellantis: passo indietro sull’elettrico? Grande attesa per il nuovo CEO e il piano per la leadership mondiale

Le dimissioni di Carlos Tavares hanno reso necessario un cambio di rotta al vertice di Stellantis. In attesa della nomina del nuovo CEO, si pensa a un piano strategico per risollevare il settore dell’automotive, fortemente penalizzato dall’attuale situazione economica.

La questione cruciale rimane la transizione definitiva verso l’elettrico che, però, almeno al momento, sarebbe stata messa da parte dal Presidente John Elkann. Il piano B sarebbe quello di rivalutare l’ibrido e abbandonare l’idea dell’elettrico puro entro il 2030. Ma la designazione del nuovo CEO potrebbe portare delle novità rilevanti non solo per Stellantis ma per l’intero comparto automobilistico.

Cresce l’attesa per la nomina del CEO Stellantis: chi sono i favoriti?

Cresce l'attesa per la nomina del CEO Stellantis: chi sono i favoriti?

Cresce l’attesa per la nomina del CEO Stellantis: chi sono i favoriti? [foto @sylv1rob1/Shutterstocl.com, solo per uso editoriale]

Il mandato di Carlos Tavares alla guida di Stellantis è stato particolarmente intenso, soprattutto per l’ambizioso progetto di riorganizzazione industriale, per la fusione tra PSA e FCA e per l’avvento dell’elettrico. Stellantis è riuscita a conseguire risultati record ma, allo stesso tempo, ha dovuto fare i conti con diverse difficoltà produttive.

Per questo motivo, la scelta del successore è cruciale, perché l’azienda dovrà dotarsi di una personalità non solo intraprendente e capace di cogliere gli elementi chiave per la produzione futura, ma anche consapevole di dover affrontare in maniera vincente la concorrenza mondiale e i problemi politici. Tra i volti che potrebbero rivestire l’incarico, spicca Antonio Filosa, l’attuale responsabile delle operazioni nel Nord America e responsabile globale della qualità.

Si tratta di un manager di fama internazionale, che si è particolarmente distinto per le operazioni vittoriose compiute in Fiat e Stellantis, soprattutto nelle sedi americane e latine, presso le quali ha favorito la crescita del marchio Jeep. Filosa è noto per le sue doti gestionali, visto che è ormai un esperto delle dinamiche interne all’azienda, e per la sua ingegnosità nel concordare con i partner istituzionali e politici.

Al momento, tuttavia, non c’è ancora l’ufficialità e potrebbero esserci nomine a sorpresa, come quella di Maxime Picat, responsabile acquisti del gruppo. L’esito è previsto per la fine di giugno 2025.

Nuove sfide per Stellantis: sarà necessaria la sinergia tra i vari settori e marchi per migliorare la produzione e l’occupazione

Nuove sfide per Stellantis: sarà necessaria la sinergia tra i vari settori e marchi per migliorare la produzione e l'occupazione

Nuove sfide per Stellantis: sarà necessaria la sinergia tra i vari settori e marchi per migliorare la produzione e l’occupazione

Il futuro CEO dovrà fare i conti con una realtà complessa. Innanzitutto, sarà necessario rivedere i rapporti tra i 14 marchi del gruppo, tra cui Fiat, Alfa Romeo, Peugeot, Jeep, Opel e Chrysler, al fine di rendere l’intero settore altamente competitivo.

Una sfida particolarmente rilevante sarà quella relativa all’elettrico e al freno della concorrenza cinese. Nell’ultimo anno, Stellantis ha dovuto fare i conti con un drastico calo delle vendite, soprattutto in Europa, dovuto principalmente alle incertezze causate dall’imposizione dei dazi. Le perplessità dei consumatori sui prezzi potrebbero portare la società a rivalutare l’ipotesi dell’elettrico al 100% entro il 2030.

John Elkann, inoltre, ha contestato le politiche comunitarie che impongono i veicoli a batteria, dichiarandole poco inclusive e penalizzanti vero le soluzioni ibride e i biocarburanti. Per il Presidente di Stellantis, infatti, sarebbe necessario il sostegno a una tipologia di transizione energetica più accessibile e aperta a tutti.

Sarà, infine, necessaria una gestione più attenta dei rapporti con i sindacati e le forze politiche, per assicurare la salvaguardia dell’occupazione e la tutela dei diritti fondamentali di tutti i lavoratori.