Spese atti notarili quali posso detrarre

Spese atti notarili

Sapevi che dal modello 730/2020, ovvero dal modello dei redditi 2020, è possibile portare in detrazione anche le spese sostenute dal notaio?

Proprio cosi, è possibile portare in detrazione le spese notarili che comprendono sia il suo onorario che i costi per la stipula di un contratto, oppure l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca.

Le  istruzioni per la compilazione di Redditi  presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate ci spiegano come compilare il relativo quadro, in modo da ottenere un rimborso Irpef del 19% delle spese notarili sostenute nel 2019.

Spese atti notarili quali posso detrarre? ecco a voi tutte le indicazioni necessarie.

Per quali atti spetta la detrazione

Come anticipato, le leggi fiscali vigenti consentono la detrazione di parte delle spese notarili e parte delle spese sostenute per l’eventuale servizio di intermediazione immobiliare.

Tutto questo però a condizione che si tratti di un acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che non solo è concessa la detrazione degli interessi passivi di un mutuo, ma anche degli oneri accessori.

Quali spese posso detrarre?

L’Agenzia delle Entrate precisa che le spese notarili oggetto della detrazione sono le seguenti:

  • i costi sostenuti per la stipula del contratto di mutuo;
  • gli oneri accessori;
  • l’onorario del notaio;
  • le spese sostenute dal notaio per conto del cliente, come iscrizione e cancellazione dell’ipoteca.

Non rientrano invece nella detrazione le spese sostenute per il contratto di compravendita.

Spese atti notarili: quanto e quando posso detrarre?

Il limite massimo di spese detraibili è di 4.000 euro,  questo significa che l’importo del rimborso Irpef del 19% non può superare i 760 euro.

Si precisa che qualora il contribuente abbia costituito un deposito presso il notaio in un dato anno e il notaio depositario emetta fattura nell’anno successivo, le spese sono detraibili dall’imposta dovuta per l’anno di costituzione del deposito.

Si applica quindi il principio di cassa.

In questo caso il nostro suggerimento in qualità di esperti di Fisco  del team Proiezionidiborsa è di  conservare la documentazione attestante data e importo del deposito e la fattura emessa dal notaio.

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