Se la pensione risulta troppo bassa e l’assegno dell’INPS sembra sbagliato ecco come si può richiedere una verifica all’ente di previdenza

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Può sembrare strano ma anche l’INPS sbaglia nel calcolo della pensione. Si, esatto, l’importo dell’assegno pensionistico ricevuto potrebbe essere sbagliato. Le continue modifiche alle rivalutazioni degli assegni che i vari Governi hanno introdotto negli ultimi anni, hanno complicato il lavoro degli esperti dell’INPS.

Così il rischio di errore è cresciuto. È per questo motivo che alcuni pensionati hanno richiesto all’istituto di previdenza il ricalcolo dell’assegno. L’obiettivo era di verificare che la rivalutazione applicata fosse quella corretta. Si sono verificati dei casi in cui l’assegno era sbagliato per un errore di liquidazione o per una svista dell’INPS. Abbiamo trattato l’argomento anche in un precedente articolo dei nostri Esperti di ProiezionidiBorsa, dove si suggeriva dove guardare per verificare un eventuale errore.

Se la pensione risulta troppo bassa e l’assegno dell’INPS sembra sbagliato ecco come si può richiedere una verifica all’ente di previdenza

In questo articolo vogliamo porre l’attenzione sulle azioni da fare una volta che abbiamo verificato effettivamente una discrepanza nell’importo dell’assegno. Ecco cosa occorre fare se accertiamo un ammanco sull’assegno. Una volta verificato l’errore, magari avvalendosi anche dell’aiuto di un consulente esperto, occorre fare subito ricorso.

Se la pensione risulta troppo bassa e l’assegno dell’INPS sembra sbagliato ecco come si può richiedere una verifica all’ente di previdenza. Si può ricorrere a due soluzioni. La prima, più semplice, è quella di rivolgersi a un patronato. La seconda strada è di farlo personalmente. Non è complicato e l’INPS ha previsto questa possibilità, offrendo al contribuente una pagina dedicata. Questa operazione si chiama: segnalazione contributiva. La pagina si trova a questo link. Da questa pagina si accede alla propria posizione contributiva, compresa la sezione per le segnalazioni all’INPS.

Ovviamente per accedere serve il PIN o l’utilizzo dello SPID. Una volta effettuata l’autenticazione si può procedere alla richiesta di controllo del proprio estratto conto contributivo. Il consiglio è quello di utilizzare tutti i documenti possibili, in particolare quelli di supporto in cui viene evidenziato l’errore di calcolo. All’interno della sezione è previsto una opzione che permette di allegare i documenti. Questi documenti dovranno riportare le indicazioni dell’errore e la dimostrazione del calcolo sbagliato. In sostanza la specifica di dove è avvenuto l’errore oltre ai conteggi sbagliati. È utile anche un richiamo alla normativa e alle circolari applicative.

In genere l’INPS risponde abbastanza velocemente. Ma nel malaugurato caso ciò non avvenisse, o il ricorso non fosse accolto, la giurisprudenza mette a disposizione del contribuente un’altra strada. Quella del ricorso alla Corte dei Conti.

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