Se Google ti spia usa questi motori di ricerca che rispettano la tua privacy

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Vi è capitato di parlare di qualcosa e vedere una subito apparire una pubblicità su quell’argomento sul tuo telefono? Non è ancora chiaro se si tratti di un puro caso o no. Quel che è vero è che motori di ricerca come Google tengono traccia della nostre abitudini. E forse sanno un po’ troppe cose su di noi. I motori di ricerca sono però indispensabili al giorno d’oggi. Come fare quindi? Se Google ti spia usa questi motori di ricerca che rispettano la tua privacy.

Perché Google ci spia e ci conosce così bene?

Se oggi con Alexa veniamo in effetti ascoltati, Google non ci spia in senso stretto. Siamo infatti noi a dargli tutte le informazioni che conosce. Come è possibile? Facendo decine di ricerche al giorno, navigando sui social, cercando prodotti su Amazon. I nostri dispositivi così si riempiono di cookies che registrano tutti i nostri movimenti. In questo modo se cerchiamo un libro su Amazon poco dopo ne vediamo la pubblicità su Facebook.

Quando inoltre usiamo servizi Google con i nostri profili, queste informazioni passano anche tra i nostri computer, tablet e telefoni. Google in questo modo raccoglie tutte le nostre ricerche e le informazioni su di noi. E non è chiaro dove queste vadano a finire. Ogni volta che visitiamo siti o facciamo ricerche infatti i nostri dati possono essere venduti ad altre aziende. Se alcuni trovano comodo avere un internet a misura di utente, altri sono gelosi della propria privacy e informazioni.

Se Google ti spia usa questi motori di ricerca che rispettano la tua privacy

È possibile fare ricerche online senza che i nostri dati vengano raccolti. Sono infatti disponibili online diversi motori di ricerca. Questi forse non sono al livello di Google ma danno risultati molto accurati senza violare la nostra privacy. Tra questi il più famoso è Ecosia. Questo motore di ricerca è disponibile sia su smartphone che su computer e non raccoglie i dati degli utenti.

Ma fa di più! Le ricerche aiutano infatti l’ambiente. Ecosia infatti usa il denaro ricevuto dai siti che mettono inserzioni tra i risultati per piantate gli alberi e rinverdire le foreste del mondo. Simile è DuckDuckGo. Fondato nel 2009, questo motore di ricerca ha raggiunto i due miliardi di ricerche effettuate lo scorso agosto. Come Ecosia, anche DuckDuckGo non raccoglie alcune informazioni sugli utenti ed è disponibile anche come browser e app.

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