Scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate sul 730: ecco cosa fare per evitare sanzioni

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Grazie alla precompilata i contribuenti potranno trasmettere la dichiarazione in maniera più semplice e veloce. Ma occhio ai controlli! Non sottovalutiamo le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate se non vogliamo pagare sanzioni salatissime.

Anche quest’anno, come ogni anno, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei propri contribuenti la dichiarazione precompilata. Ovvero la dichiarazione dei redditi con diversi dati già inseriti come le spese sanitarie, funebri, universitarie, contributi previdenziali, bonifici per interventi di ristrutturazione, premi assicurativi. Inoltre quest’anno la precompilata è ancora più ricca di dati. Vi si trovano infatti le spese per i canoni di locazione, i corsi post-diploma presso istituti d’alta formazione professionale e specializzazione artistica e musicale.

Coloro che invieranno la dichiarazione entro il 31 maggio potranno ricevere i rimborsi in busta paga, assegno o bonifico già nel mese di luglio. Dall’11 maggio pertanto i contribuenti potranno provvedere all’invio della precompilata accedendo all’area riservata dell’Ente mediante SPID, Carta d’identità elettronica o Carta Nazionale dei servizi. I vantaggi della precompilata sono davvero tanti. In primis, se il contribuente accetta il 730 precompilato non sarà sottoposto a controllo del Fisco. Ovvero l’Agenzia delle Entrate non controllerà i documenti attestanti le spese indicate. I dati relativi sono stati già forniti da strutture accreditate, farmacie, parafarmacie, medici, università, banche, assicurazioni, asili pubblici e privati, imprese funebri, istituti scolastici ecc.

Scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate per questi contribuenti

Qualora il contribuente modifichi il 730 precompilato, l’Agenzia potrà eseguire il controllo formale sugli oneri forniti da terzi che risultino modificati rispetto alla precompilata. Ovviamente il controllo riguarderà i documenti che hanno determinato la modifica. Ad ogni modo, in ogni caso, il controllo formale può riguardare i dati comunicati dal sostituto d’imposta mediante la CU. Nonché la sussistenza dei requisiti soggettivi che ammettono un’agevolazione, detrazione o deduzione. Per quanto riguarda il 730 inviato con modifiche mediante CAF o professionista i controlli saranno effettuati nei confronti del professionista o CAF.

Nonché sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia delle Entrate eccetto per le spese sanitarie. Ad ogni modo, l’Agenzia ricorrerà comunque ai controlli qualora riscontri elementi di incoerenza o il rimborso risulti superiore a 4.000 euro. Elementi d’incoerenza potrebbero essere ad esempio uno scostamento d’importi significativo rispetto alle dichiarazioni dell’anno precedente o dai dati indicati nelle CU. Per questi contribuenti pertanto scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa fare per evitare sanzioni

L’Agenzia delle Entrate, in ipotesi di controlli formali, potrà invitare il contribuente a trasmettere o esibire la documentazione attestante la correttezza dei dati dichiarati. Nonché a fornire chiarimenti su eventuali difformità tra i dati in possesso dell’Ente e quelli inseriti nella dichiarazione. In caso di documentazione insufficiente o d’inerzia da parte del contribuente, quest’ultimo riceverà dall’Ente una comunicazione degli esiti del controllo e contestuale richiesta delle somme.

Tale comunicazione non è ancora un titolo esecutivo, ma consente al contribuente di regolarizzare la propria situazione, usufruendo della riduzione delle sanzioni. La regolarizzazione dovrà avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione, con il pagamento dell’imposta dovuta, interessi e sanzione ridotta di 2/3 rispetto a quella ordinaria. Nel caso di avviso telematico all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione, il termine è di 90 giorni da quando l’avviso si rende disponibile all’intermediario.

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