Rischia un ingente risarcimento e il carcere il datore per questa omissione

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L’articolo 2087 del codice civile impone all’imprenditore di adottare, nell’esercizio della sua impresa, tutte le misure di sicurezza necessarie. Queste misure devono adeguarsi alle particolarità del lavoro, ma anche all’esperienza maturata sul campo e alla tecnica. Il fine di queste misure deve essere quello di proteggere l’incolumità fisica e mentale dei dipendenti.

Non solo, tra le leggi speciali abbiamo anche l’importante Legge 81 del 2008. Questa contiene una normativa di riferimento, rispetto alla tutela della salute dei lavoratori, ancora più specifica. Infatti indica, in modo molto chiaro, tantissimi degli adempimenti che il datore deve assolvere per assicurare la tutela della salute dei dipendenti. Oltre a questi due riferimenti normativi, la giurisprudenza ha contribuito nel tempo a delineare gli obblighi del datore.

Gli obblighi di sicurezza

Un esempio è quello della gestione delle visite fiscali. Infatti, di recente la Cassazione ha chiarito se l’abuso di visite fiscali da parte del datore possa costituire mobbing. Non solo, la Corte di Cassazione si è occupata di recente, con la sentenza 23132 del 2022, del caso di un operaio che decedeva al lavoro. I giudici hanno spiegato che in questo caso rischia un ingente risarcimento e anche la reclusione il datore che abbia omesso di adottare tutte le misure di sicurezza.

Si trattava del caso di un operaio addetto a dei lavori di scavo. Purtroppo, durante le operazioni, dalla parete rocciosa si staccavano delle rocce che colpivano l’uomo, uccidendolo. I giudici, in questo caso, hanno ritenuto che rispondessero di omicidio colposo sul lavoro una serie di soggetti. Non solo il datore di lavoro, ma anche l’amministratore della società e il direttore tecnico dei lavori, con il compito di prevenire gli infortuni.

Rischia un ingente risarcimento e il carcere il datore per questa omissione

Le particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica avrebbero imposto a questi soggetti di adottare tutta una serie di misure completamente omesse. Ad esempio, avrebbero dovuto eseguire dei rilievi sulle pareti delle gallerie per verificarne la tenuta. Se valutate eventualmente instabili, posizionare dei dispostivi anticrollo. In lavori così pericolosi è assolutamente necessario valutare tutti i rischi e adottare tutte le misure di prevenzione necessarie. Altrimenti, spiegano i giudici, si rischia il reato di omicidio colposo e, dunque, la reclusione. Inoltre, i responsabili dovranno risarcire anche i danni civili e morali arrecati ai familiari del dipendente defunto.

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