Rischia 3 anni di reclusione e un grosso risarcimento del danno il datore di lavoro che si dimentica questo importante adempimento

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La legge ci tiene molto alla tutela dei dipendenti sul posto di lavoro. È la stessa Costituzione che prevede dei diritti fondamentali dei lavoratori. Chi lavora ha diritto ad uno stipendio, a delle ferie e al riposo settimanale. Non solo, ma ha diritto anche a tutta una serie di strumenti di previdenza che gli consentano di vivere anche in caso di malattia, infortunio o vecchiaia. Il datore di lavoro, come prima cosa, deve assicurarsi di rispettare tutti questi diritti del lavoratore, altrimenti la legge lo sanziona.

Ad esempio, la legge sanziona il datore di lavoro che assuma lavoratori in nero in maniera molto pesante. Infatti, l’assenza di un contratto può portare alla violazione del diritto ad uno stipendio equo, alle ferie, al riposo settimanale. Non solo, ma anche alla malattia. Oppure ancora, ci potrebbero essere licenziamenti immediati, senza procedure di contestazione, del tutto vietati dalla legge.

I doveri del datore di lavoro

Non solo, il datore di lavoro ha, infatti, almeno un altro obbligo particolarmente importante. Esso consiste nella tutela della salute dei dipendenti sul posto di lavoro. Rischia 3 anni di reclusione e un grosso risarcimento per i danni il datore di lavoro che viola la normativa sulla sicurezza. Esiste un’intera legge dedicata esclusivamente a questo tema, si tratta del T.U. Sicurezza sul lavoro. In particolare, il Decreto legislativo 81 del 2008.

Questa Legge prevede l’obbligo per il datore di lavoro di compiere una serie di adempimenti molti importanti. L’articolo 15 gli impone di valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro messo a disposizione. Deve programmare la prevenzione, anche in base al tipo di rischio a cui sono esposti i dipendenti a seconda del tipo di attività svolta. Il datore di lavoro deve eliminare o ridurre i rischi dove sia possibile. Deve ridurre gli effetti sulla salute dei lavoratori degli impieghi monotoni e ripetitivi.

Rischia 3 anni di reclusione e un grosso risarcimento del danno il datore di lavoro che si dimentica questo importante adempimento

Deve limitare il numero di lavoratori esposti ai rischi, deve procedere al controllo sanitario dei lavoratori. Ha il dovere di adibire lavoratori esposti a rischi sanitari a mansioni che li diminuiscano. Deve informare e formare adeguatamente i lavoratori e i dirigenti riguardo la sicurezza. Quelli elencati sono solo alcuni degli obblighi che il datore di lavoro deve rispettare in materia di sicurezza sul lavoro.

Se non rispetta questi obblighi e si dimentica questi importanti adempimenti, è responsabile. Secondo l’ordinanza 18427 della Cassazione questa responsabilità è presunta. Non è, cioè, il lavoratore che deve dimostrare che il datore di lavoro ha violato questi obblighi. Anzi, quando il lavoratore si fa male è il datore di lavoro che deve dimostrare di aver adottato tutti gli strumenti per garantire la sicurezza. Altrimenti rischia la condanna per lesioni colpose, articolo 590 codice penale. Questa comporta 3 anni di reclusione e multa fino a 2.000 euro oltre, in sede civile, un ingente risarcimento del danno.

Approfondimento

Molti pensano che il datore di lavoro possa denunciare e licenziare il dipendente che tiene questo comportamento, in realtà la legge lo consente e tutela

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