Quale futuro per le peggiori azioni di giornata del Ftse Mib?

Per Moncler le prossime sedute potrebbero portare a un'inversione ribassista

In una seduta caratterizzata da un frazionale rialzo, le azioni Moncler hanno realizzato la peggiore performance tra le 40 Blue Chip di Piazza Affari con un ribasso del 2,25%. Quale futuro per le peggiori azioni di giornata del Ftse Mib?

Quale futuro per le peggiori azioni di giornata del Ftse Mib? Le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Moncler (MIL:MONC) ha chiuso la seduta del 6 febbraio in ribasso del 2,25% rispetto alla seduta precedente a quota 57,44 €.

La tendenza in corso sul titolo è rialzista e va avanti ormai da 26 sedute consecutive raggiungendo un record di longevità che non si vedeva da oltre 2 anni. In termini di performance stiamo parlando di in rialzo che ha totalizzato oltre il 15% di guadagno. Niente di eccezionale, se si pensa alle performance di titoli come STMicroelectronics o Telecom. Tuttavia, è in linea con la performance di Brunello Cucinelli, un forte titolo azionario che appartiene allo stesso settore di riferimento.

Questo lungo rialzo, però, potrebbe essere messo in crisi dalla seduta del 6 febbraio e da quelle successive. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno rotto la media di breve termine (linea blu) e hanno cercato anche di rompere il supporto offerto da quella di lungo termine (linea rossa). Il titolo Moncler, quindi, si trova in una situazione molto delicata. Una chiusura giornaliera inferiore alla media di lungo termine potrebbe portare in breve tempo a un’inversione ribassista.

Una conferma della possibile inversione ribassista potrebbe arrivare dal segnale di vendita scattato sull’RSI che ha tagliato al ribasso il livello che separa la zona di ipercomprato dal resto.

Fare, quindi, molta attenzione nei prossimi giorni.

Medie saldamente incrociate al rialzo sul titolo Moncler

Medie saldamente incrociate al rialzo sul titolo Moncler – proiezionidiborsa.it

La valutazione del titolo

Dal punto di vista dei fondamentali il titolo risulta essere sopravvalutato qualunque sia l’indicatore utilizzato.  Fa eccezione il rapporto tra prezzo e utili che esprime una sottovalutazione di circa il 5%. Secondo il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, invece, la sopravvalutazione è superiore al 100%.

Per gli analisti, invece, il prezzo obiettivo medio esprime una valutazione in linea con i livelli attuali. La dispersione delle previsioni, invece, si aggira intorno all’11%.

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