Posso ereditare la pensione del genitore in caso di invalidità   

pensione di invalidità

Posso ereditare la pensione del genitore in caso di invalidità? Quando è possibile che il figlio erediti la pensione del genitore anche dopo aver raggiunto la maggiore età? In quali casi l’invalidità entra tra i fattori determinanti il trasferimento della pensione del genitore? Vediamo di seguito i casi e le condizioni affinché si abbia accesso al sussidio.

Quando i figli hanno diritto alla pensione di reversibilità

Alla morte di un genitore è possibile che il figlio superstite percepisca la cosiddetta pensione di reversibilità. Nel caso in cui il genitore muoia in età lavorativa, si parla di pensione indiretta che il superstite percepisce come forma di sostegno al reddito. Per inoltrare la richiesta di sussidio all’Inps è possibile seguire la procedura indicata qui.

Posso ereditare la pensione del genitore in caso di invalidità? Perché il figlio diventi beneficiario della pensione di reversibilità o indiretta è necessario che risulti, al momento del decesso del genitore, a carico del defunto. Inoltre, un’altra condizione prevede che il figlio sia minorenne ad eccezione di coloro che si identificano nello status di studente. In quest’ultimo caso, il figlio ha diritto alla pensione di reversibilità fino all’età di 21 anni se è iscritto ad un istituto di istruzione secondaria superiore. L’indennità spetta fino al compimento del 26° anno di età se il figlio è impegnato in un percorso di studi universitari. I figli studenti hanno diritto ad una estensione perché si considerano come non autosufficienti economicamente.

Posso ereditare la pensione del genitore in caso di invalidità certificata?

Come funziona, invece, nel caso di invalidità del figlio? Esiste un limite di età all’assegno di reversibilità? Per la concessione della pensione ai superstiti, l’inabilità al lavoro del figlio è una delle condizioni che da diritto al sussidio. Secondo quanto stabilisce l’art. 8, comma 1, della legge 222/1984, le persone considerate inabili, ossia invalide al 100%, sono: quelle con assoluta e permanente impossibilità di svolgimento di qualsiasi attività lavorativa.

In questo caso, gli Enti previdenziali certificano tale condizione attraverso la documentazione di invalidità al 100% con o senza accompagnamento.

Precedentemente la concessione di pensione ai superstiti veniva esclusa in caso di attività lavorativa dell’inabile. Questo era quanto stabiliva la Legge 31/2008.

In seguito, l’art. 46 della medesima legge ha ammesso una eccezione. Difatti l’attività lavorativa è compatibile con il sussidio se ha finalità terapeutica per la persona inabile. In questo caso, lo svolgimento di un lavoro a finalità terapeutica non preclude la ricezione dell’assegno di reversibilità.

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