Perché si vuole cambiare posto di lavoro e quali sono i pro e i contro

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Molti lavori con il contratto a tempo indeterminato, dopo l’assunzione, sono inizialmente svolti con grande entusiasmo. Ma poi, anche solo dopo pochi mesi, il lavoratore inizia ad essere tutt’altro che soddisfatto della scelta fatta.

Pur tuttavia, in questi casi sono davvero tanti coloro che il posto di lavoro, comunque, se lo tengono stretto. Perché lasciare un lavoro per provare a trovarne un altro migliore è sempre e comunque un rischio. Mentre altri, pur di rimettersi in gioco, non senza un pizzico di coraggio, preferiscono rassegnare le dimissioni. Spesso senza rimpianti.

Perché si vuole cambiare posto di lavoro e quali sono i pro e i contro

Detto questo, la decisione di cambiare lavoro è nella maggioranza dei casi sempre complessa. E va inoltre a identificare un momento cruciale della vita specie per chi, nel voler cambiare occupazione, ha pure una famiglia da mantenere.

Ma perché si vuole cambiare posto di lavoro? Al riguardo c’è da dire che spesso, come sopra accennato, l’insoddisfazione è davvero tanta per poter continuare a svolgere delle mansioni che non sono più ritenute gratificanti.

Altrettanto spesso, specie in Italia, si decide inoltre di cambiare lavoro semplicemente perché la paga è troppo bassa. Non a caso, anche se ancora non è stato introdotto, da tempo si parla nel nostro Paese di salario minimo legale.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi quando si decide di cambiare occupazione

Quando si decide di cambiare occupazione il principale svantaggio è quello rappresentato dal rischio di rimanere, anche per parecchi mesi, senza entrate da lavoro. Mentre il vantaggio principale è rappresentato dal fatto di trovare nuovi stimoli nel rimettersi in gioco.

L’obiettivo è quello di rientrare nel circuito dell’occupazione andando a trovare un lavoro migliore. Non solo in termini di retribuzione, ma anche per quel che riguarda la possibilità di spendere al meglio l’esperienza e le competenze maturate.

Come migliorare la propria situazione occupazionale senza lasciare l’impiego

Per chi invece vuole comunque tenersi stretto il posto di lavoro, come migliorare la propria situazione occupazionale? Al riguardo è necessario che il lavoratore instauri il dialogo con l’impresa formulando delle richieste finalizzate proprio a migliorare la propria condizione lavorativa.

Per esempio, chiedendo di essere maggiormente coinvolto nei progetti di formazione e di aggiornamento professionale al fine di cambiare il settore oppure il team di lavoro. Così come a volte il lavoratore ha semplicemente bisogno di lavorare meglio attraverso l’attivazione di orari che siano più flessibili.

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