Per riconoscere al supermercato una buona bottiglia di vino e di qualità fidata, basterebbe cercare questo simbolo in etichetta

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Quando si entra in un supermercato, si rimane incerti di fronte alle tante bottiglie di vino negli scaffali. Se non si sa già cosa scegliere, trovare una buona bottiglia diventa difficile. Anche le etichette disorientano, con i loro colori e disegni accattivanti. Eppure, la regola per scegliere il vino non dovrebbe essere tanto la quantità, ma la qualità.

Non sempre la bontà di un vino corrisponde al suo prezzo. A volte, il vino costa di più perché è invecchiato e la sua vinificazione ha richiesto un lavoro più lungo. Bottiglie di buona qualità si possono trovare anche sulla fascia di prezzo dei 10 euro. Molti, però, si chiedono come fare per riconoscere al supermercato una buona bottiglia e non sbagliare nella scelta.

Senza solfiti

Un vino, certamente, da provare è quello senza solfiti aggiunti. I solfiti sono delle sostanze chimiche, che si aggiungono al vino per farlo conservare più a lungo. Il vino li produce già naturalmente, ma in genere sono insufficienti, per cui si aggiungono. I vini senza solfiti sono quelli che usano solo i solfiti naturali, ma la qualità è garantita. Infatti, solo dai grappoli migliori e da una vinificazione accurata, si può ottenere un vino senza solfiti aggiunti.

Per riconoscere al supermercato una buona bottiglia di vino e di qualità fidata, basterebbe cercare questo simbolo in etichetta

Oltre ai solfiti, nel processo di vinificazione, vengono aggiunti molti altri additivi. Sono necessari per trasformare l’uva in vino e in genere non lasciano tracce. In etichetta non sono riportati, ma sono veramente tanti, se ne calcolano circa 45. Una quantità enorme di additivi che possono finire in una bottiglia di vino.

Due sono le categorie di vino che ne utilizzano veramente pochi. Il vino da agricoltura biodinamica e il gruppo cosiddetto dei vini naturali. Sull’etichetta è possibile leggere la scritta agricoltura biodinamica. Invece i vini naturali bisogna conoscerli, non avendo alcuna indicazione in etichetta.

I vini vegani

Un’altra tipologia di vini di buona qualità sono quelli vegani. Si distinguono dagli altri perché vinificano senza utilizzare prodotti di origine animale, ma solo prodotti vegetali. In effetti, durante il processo di vinificazione, si impiegano additivi di origine animale come colla di pesce, albumina, caseina e altri.

Un vino vegano, invece, non utilizza prodotti di origine animale. Questo sia nel processo di vinificazione sia nella scelta dei concimi per la terra, dove crescono le viti. Al posto dello sterco di origine animale, si fa uso solo di compostaggio di origine vegetale. Il vino viene trattato così per quello che è, un prodotto vegetale al 100%.

I vini vegani si riconoscono perché hanno in etichetta il bollino che li certifica. Si tratta, in genere, di un piccolo bollino verde in cui si evidenzia la lettera V o la scritta vegano. Certamente, dei vini da provare.

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