Per le cartelle esattoriali le ultimissime non sono buone per tutti questi contribuenti che dovranno pagare le somme iscritte a ruolo

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Quello del 31 marzo scorso in Italia è stato l’ultimo giorno con attivo lo stato di emergenza per il Covid 19. Dall’1 aprile, infatti, il Governo italiano ha infatti deciso di allentare le restrizioni sebbene la pandemia non sia ancora finita. A partire dai casi in corrispondenza dei quali c’è ancora l’obbligo di esibizione del green pass.

Detto questo, con la fine dello stato di emergenza arrivano però brutte notizie per chi ha debiti con il Fisco. E per chi, di conseguenza, sarà chiamato a pagare le somme che sono iscritte a ruolo. La novità, in particolare, riguarda il ritorno delle tempistiche di pagamento con le modalità ordinarie. Vediamo allora, al riguardo, cosa succede proprio a partire dall’1 aprile del 2022.

Per le cartelle esattoriali le ultimissime non sono buone per tutti questi contribuenti che dovranno pagare le somme iscritte a ruolo

Nel dettaglio, per tutte le cartelle esattoriali che saranno notificate a partire dall’1 aprile del 2022 tornano per i pagamenti le tempistiche ordinarie come sopra accennato. Ovverosia, a partire dalla data di notifica il contribuente per pagare tornerà ad avere i classici 60 giorni di tempo a disposizione.

Ecco perché per le cartelle esattoriali le ultimissime non sono buone. Dato che, trascorsi i 60 giorni senza pagare, l’importo della cartella tenderà poi inesorabilmente a crescere attraverso l’applicazione degli interessi di mora così come è previsto ai sensi di legge.

Cosa fare quando arriva una cartella al fine di poter pagare a rate un po’ alla volta

Detto questo, con la notifica della cartella esattoriale dall’1 aprile 2022 è vero che il contribuente tornerà ad avere solo 60 giorni di tempo per pagare. Ma nulla vieta di chiedere al Fisco un piano di dilazione.

In particolare, dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione il contribuente può chiedere per la cartella esattoriale un piano di pagamento dilazionato fino a ben 72 rate. Con la possibilità per il cittadino, a scelta, di definire il piano di pagamento in sei anni a rate costanti oppure a rate crescenti.

In più, dimostrando che altrimenti il debito fiscale e tributario non si potrebbe pagare, il Fisco può pure permettere al cittadino di accedere pure ad un piano straordinario di saldo del debito in 120 rate mensili. Ovverosia, con il debito spalmato in ben dieci anni. E facendo poi sempre attenzione a pagare le rate entro le scadenze indicate e senza saltarle. Altrimenti poi si rischierà la decadenza dal beneficio.

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