Per chi percepisce il reddito di cittadinanza l’assegno unico INPS in 3 casi non è automatico 

INPS

L’assegno unico (AU) temporaneo è una prestazione ponte, transitoria, prevista dal legislatore dallo scorso 1° luglio fino al 31 dicembre 2021. A partire dal prossimo anno, infatti, entrerà in vigore l’assegno unico universale. Esso prenderà il posto delle attuali misure di sostegno a beneficio dei figli e semplificherà la materia.

L’AU ponte è stato voluto dal legislatore per dare un aiuto concreto e immediato alle famiglie con minorenni, inclusi i minori adottati e in affido preadottivo.

L’INPS da tempo ha specificato che i percettori del reddito di cittadinanza (RdC) non devono presentare domanda per il riconoscimento della misura. Questo perché l’Istituto di Previdenza è già in possesso dei dati (reddito e composizione del nucleo familiare) necessari per il calcolo dell’importo. Vanno comunicati solo le eventuali modifiche intervenute. Infine, abbiamo già visto perché a settembre il RdC sarà ricco di soldi e quali saranno le novità prossime a venire.

Tuttavia, per chi percepisce il reddito di cittadinanza l’assegno unico INPS in 3 casi non è automatico. Vediamo di capire quali sono.

Il reddito di cittadinanza

L’INPS ha appena comunicato che a luglio ben oltre 1,37 milioni di famiglie hanno ricevuto il RdC o la pensione di cittadinanza.

L’importo medio a famiglia è stato pari a 548,59 euro. Tuttavia, la media del sussidio al Nord è stata pari a 476,32 euro, mentre al Sud ha superato l’importo medio nazionale.

Infine, l’INPS ha ribadito che la quota spettante di AU ponte sarà caricata in automatico sulla card del RdC. Pertanto aumenteranno gli importi dei nuclei familiari percettori di RdC che hanno figli minori a carico e non percepiscono gli assegni al nucleo familiare (ANF).

Per chi percepisce il reddito di cittadinanza l’assegno unico INPS in 3 casi non è automatico

Nonostante ciò, esistono tre casi in cui anche i percettori di RdC devono presentare la domanda per l’AU ponte. Questo perché in tali circostanze l’assegno ponte per i figli minori a carico non è riconosciuto automaticamente.

Nel dettaglio, si tratta delle ipotesi in cui la domanda di RdC si trovi in stato di revoca, di decadenza oppure di sospensione perché sono scaduti i 18 mesi di fruizione.

In questi casi, precisa l’INPS, è possibile presentare domanda di assegno temporaneo con decorrenza dalla data della domanda stessa. Cioè, in questi casi, l’AU ponte spetterà a partire dal mese di presentazione della domanda.

Si tratta di una precisazione tutt’altro che irrilevante. Infatti, è vero che la domanda per l’AU può essere inoltrata dal 1° luglio fino al 31 dicembre. Ma soltanto le domande presentate entro il 30 settembre avranno diritto anche agli arretrati dei mesi di luglio e di agosto.

Approfondimento

Attenzione a queste importanti novità su pagamenti e prelievo di contante sul reddito di cittadinanza.

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