Per 5 anni uno stipendio più alto del 9,19% e basta fare questa domanda all’INPS

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Prendere uno stipendio più alto può fare tornare il sorriso a molti lavoratori. E può rendere meno duro e faticoso persino il restare al lavoro. Ed oggi esiste una concreta possibilità di riuscirci. Per 5 anni uno stipendio più alto e basta fare questa domanda all’INPS

Soprattutto dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un decreto del Ministero del Lavoro che fa partire un Bonus molto atteso e collegato alla principale novità sulle pensioni del 2023. Ma bisogna fare richiesta. Quindi, se presenti questa domanda all’INPS il Bonus può essere incassato nello stipendio.

Per 5 anni uno stipendio più alto del 9,19% e basta fare questa domanda all’INPS

Via ad uno sgravio contributivo relativo ai contributi previdenziali che udel 9,19%n lavoratore deve versare a suo carico durante l’attività lavorativa. È quello che prevede un Bonus destinato a soggetti con almeno 62 anni di età che hanno raggiunto i requisiti per la quota 103 senza sfruttare l’occasione della pensione anticipata flessibile prevista per la misura. I lavoratori dipendenti infatti ogni mese subiscono delle trattenute sul proprio stipendio per i contributi previdenziali da versare all’INPS. E se una parte sono a carico del datore di lavoro, un’altra, in misura superiore al 9%, sono a carico dello stesso lavoratore. Questa parte di contribuzione è quella che un Bonus permette di congelare nello stipendio. In pratica, finendo nelle tasche del lavoratore aumentando il salario dello stesso.

Restare al lavoro conviene

L’incentivo a restare al lavoro nonostante la possibilità di pensionamento con la quota 103 è servito. Col decreto di attuazione in Gazzetta, tutto è pronto. Chi completa i 62 anni di età ed i 41 anni di contributi nel 2023, che sono i requisiti utili alle pensioni anticipate flessibili di quota 103, può chiedere la corresponsione di questo Bonus. L’incentivo è simile a quello che varò nel 2004 il compianto e allora Ministro del Welfare del Governo Berlusconi, Roberto Maroni. All’epoca l’incentivo fu varato e mirato a prolungare la permanenza al lavoro di chi raggiungeva i requisiti per la pensione di anzianità entro il 31 dicembre 2007. E valeva oltre il 30% di stipendio lordo in più.

Adesso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in solido con il Ministero dell’Economia, ha reso definitivo il nuovo Bonus. Che nello specifico produce un incremento del 9% dello stipendio per tutti gli anni di permanenza al lavoro dell’interessato. In pratica il lavoratore può godere di un surplus di stipendio dai 62 ai 67 anni di età o quanto meno, fino a quando sceglie di lasciare il lavoro. E tutto questo a partire dalla data di maturazione del diritto alla quota 103. Quindi over 62 una volta raggiunti almeno i 41 anni di versamenti.

Se presenti questa domanda puoi ottenere uno stipendio più alto anche per 5 anni

Il 12 maggio scorso nella Gazzetta Ufficiale n° 110 è stato pubblicato il Decreto attuativo degli incentivi al posticipo del pensionamento previsti dalla Legge di Bilancio 2023. Lo sgravio contributivo che ammonta alla percentuale esatta del 9,19% deve essere richiesto dal lavoratore. La domanda si presenta all’INPS. Al momento bisogna attendere la circolare classica che l’INPS produce dopo una novità normativa di cui l’Istituto recepisce i dettami da parte del Governo. Infatti il Bonus non è automaticamente erogato a soggetti che hanno completato il requisito di quota 103 senza sfruttare la pensione anticipata.

Per dettagli e approfondimenti ci si può rivolgere al proprio CAF o agli sportelli INPS.

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