Pensioni anticipate dalla combinazione 62+41 a quella 56+20 e tutte le differenze del sistema

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Anno nuovo nuove pensioni, perché come al solito qualche novità nel sistema previdenziale finisce con il cambiare le regole del gioco

La Legge di Bilancio ha prodotto una sola nuova misura nel 2023 che, però, si aggiunge a una miriade di altre soluzioni utili al pensionamento. Molti contribuenti, infatti, non sanno cosa si potrà sfruttare per andare in pensione e soprattutto non conoscono tutte le combinazioni potenziali che adesso elencheremo.

Certo, si tratta di misure spesso complicate da centrare, ma che possono fare sicuramente comodo a molti lavoratori. E quasi tutte sono combinazioni che prevedono una determinata età anagrafica e un’altrettanto determinata età contributiva.

Pensioni anticipate dalla combinazione 62+41 a quella 56+20, ecco il quadro completo

Escludendo le misure che non prevedono limiti anagrafici, tutte le altre hanno il collegamento al doppio binario di età e contribuzione versata.

La novità si chiama Quota 103. Grazie a questa novità nel 2023 si andrà per le pensioni anticipate dalla combinazione 62+41 a quella 56+20.

Si tratta delle due misure che hanno la soglia massima e minima da raggiungere per evitare di dover attendere i 67 anni di età per la pensione di vecchiaia.

Quest’ultima misura, infatti, se si parla di combinazione da centrare, fissa la soglia a 67+20. La Quota 103, invece, prevede quella 62+41, dove 62 sono l’età minima da raggiungere, 41 invece è l’età contributiva. Nettamente più favorevole l’uscita per la pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile all’80% almeno.

In questo caso può bastare la combinazione 56+20, ma solo per le donne e con finestra di 12 mesi per la decorrenza. Per gli uomini, infatti, la stessa misura è fissata a 61+20.

Per le donne pensione di invalidità a 56 anni e 20 di contributi-proiezionidiborsa.it

Per le donne pensione di invalidità a 56 anni e 20 di contributi-proiezionidiborsa.it

Tra le due misure la differenza è sostanziale, perché per le donne si può uscire 6 anni prima come età e addirittura con 21 anni in meno di carriera.

Le altre misure pensionistiche in vigore con tutte le altre combinazioni

Per chi non ha contributi versati prima del 1996, c’è la versione agevolata, ma non troppo, della pensione di vecchiaia, anche se di fatto si chiama pensione anticipata contributiva. La combinazione utile è quella 64+20.

Ma perché è un’agevolazione ma non troppo? Perché per poter uscire con questa misura serve una pensione pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale, cioè oltre 1.310 euro al mese di pensione.

Per poter usufruire della pensione anticipata contributiva serve una pensione di oltre 1.310 euro al mese-proiezionidiborsa.it_

Per poter usufruire della pensione anticipata contributiva serve una pensione di oltre 1.310 euro al mese-proiezionidiborsa.it

Se non si raggiunge una pensione così alta, allora si passa alla combinazione 71+5. Infatti, la pensione di vecchiaia per chi non ha versamenti prima del 1996 si centra a 71 anni di età quando basterebbero anche solo 5 anni di contribuzione. Sempre che a 67 anni di età e con 20 di contributi, il contributivo puro non riesca a raggiungere un assegno pari quanto meno a 1,5 volte l’assegno sociale, cioè circa 702 euro di pensione mensile.

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