Pensione 7 anni prima fino al 2023, lo ha deciso la Fornero 

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In pensione prima, grazie ad una misura introdotta dalla tanto vituperata riforma Fornero. Pensione nettamente anticipata e senza rimetterci nulla sia come assegno che come contribuzione. Sembra una cosa fuori dalla realtà, ma così non è. Infatti esiste una misura introdotta proprio dalla riforma della professoressa Fornero nel Governo Monti, che consente addirittura di uscire dal lavoro con 7 anni di anticipo. La misura si chiama Isopensione.

Pensione 7 anni prima fino al 2023, e lo ha deciso la Fornero

Anche l’anno venturo Isopensione attiva e possibilità di pensionamento anticipato notevole per alcuni lavoratori. Potranno andare in pensione 7 anni prima fino al 2023 molti lavoratori. L’Isopensione infatti permette di anticipare la quiescenza di ben 7 anni. Ed a pagare è direttamente l’azienda. Infatti è a carico del datore di lavoro l’aggravio di un assegno da liquidare al proprio dipendente per tutti gli anni di anticipo. La misura nata nel 2011 con la riforma delle pensioni di Elsa Fornero, fu introdotta fino al 2023. Quindi siamo all’ultimo atto di questa misura. Ed è assai ipotizzabile che ci sarà un boom di adesioni da parte delle aziende dal prossimo gennaio.

Come sfruttare questo canale

Nel 2011 lo scivolo nacque per consentire 4 anni di scivolo, ma con le ultime manovre di bilancio la misura è stata portata a 7 anni di anticipo fino al 2023. Vista la grave crisi economica di questi ultimi anni e le oggettive difficoltà delle aziende, lo scivolo potrebbe essere utilissimo l’anno venturo. Grazie allo scivolo le aziende che pensavano di ridurre l’organico mandando semplicemente a casa alcuni lavoratori, potranno utilizzare il prepensionamento previsto dall’Isopensione. Mandando via chi tra i dipendenti si trova a 7 anni dai 67 utili per la pensione di vecchiaia ordinaria o dai 42,10 anni di contributi della pensione anticipata ordinaria.

Le aziende in crisi e i lavoratori stanchi di lavorare traggono vantaggio dalla pensione anticipata

Mandare in pensione 7 anni prima i lavoratori e quindi pensione in anticipo a proprie spese, questo ciò che è l’Isopensione, almeno dal punto di vista del datore di lavoro. Si chiama assegno di esodo ed è una prestazione rivolta ad aziende con più di 15 dipendenti. La condizione ulteriore è che si deve trattare di aziende che hanno avviato un piano di ristrutturazione aziendale e che si sono accordati coi sindacati per le uscite anticipate. L’azienda deve inviare domanda all’INPS con un adempimento preliminare.

Se l’INPS darà l’ok, sempre l’azienda invierà le domande individuali per tutti i lavoratori interessati dallo scivolo. Le domande individuali vanno sottoscritte sia dal responsabile dell’azienda che dal lavoratore e diretto interessato all’uscita anticipata dal lavoro. Nello specifico sul portale dell’INPS è presente la modulistica idonea, compreso il modello di domanda che richiama proprio all’incentivo all’esodo. Ricapitolando, ultimo colpo di coda per una misura abbastanza allettante che molti lavoratori potrebbero davvero utilizzare anche perché le crisi aziendali sono molteplici.

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