Non si paga la successione all’Agenzia delle Entrate se gli eredi sono questi familiari

Agenzia delle Entrate

In tema di eredità e successione dei beni del defunto esistono delle condizioni che non pongono l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione. Questo aspetto assume grande importanza se pensiamo ai costi che ogni famiglia deve affrontare per assolvere a tali adempimenti. L’attuale normativa ammette l’esenzione dall’obbligo in determinate circostanze che di seguito analizziamo più nel dettaglio. Non si paga la successione all’Agenzia delle Entrate se gli eredi sono questi familiari e rientrano in determinati requisiti.

Come funziona l’imposta di successione

Alla morte di un familiare, si eseguono alcuni adempimenti tra i quali rientra la dichiarazione di successione. Si tratta di un atto tributario che prevede il pagamento di una imposta in base all’acquisizione dei diritti immobiliari reali. Attualmente, la procedura per presentare la documentazione necessaria e assolvere l’obbligo è estremamente facilitata dai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Seguendo alcune semplici regole, è possibile sbloccare subito soldi e beni dell’eredità. Tuttavia, prima di dare avvio a tale iter, è importante capire se ci siano le condizioni necessarie e quando invece non conviene.

Prima di accettare l’eredità è importante capire se l’estinto ha contratto un volume consistente di debiti. Ricordiamo che gli eredi, quando diventano tali, hanno l’obbligo di assolvere anche agli eventuali debiti del defunto. Lo abbiamo spiegato nell’articolo: “Attenzione perché gli eredi rischiano di pagare parecchi soldi all’Agenzia delle Entrate in questi casi”. Per evitare emorragie economiche, dunque, è bene verificare alcuni aspetti legati agli atti successori. Tra questi, capire anche quando non si ha l’obbligo di pagare la dichiarazione.

Non si paga la successione all’Agenzia delle Entrate se gli eredi sono questi familiari

Da quanto abbiamo sino ad ora detto, si intuisce che la successione non ha rilevanza solo dal punto civilistico, ma anche da quello fiscale. Questo significa che ogni volta in cui si verifica il decesso di un familiare scattano per gli eredi degli obblighi tributari. Essi, peraltro, si devono assolvere entro 12 mesi dal decesso del de cuius. Ebbene, non per tutti è così. L’articolo 28 del D. Lgs. n. 346/1990 del Testo Unico sull’imposta di successione stabilisce che in presenza di determinati requisiti non vige l’obbligo di presentazione. In particolare, la regola vale se gli eredi sono il coniuge o i parenti in linea retta del defunto, come ad esempio genitori o figli.

Attenzione perché questi familiari non hanno l’obbligo di presentare la successione solo se l’attivo ereditario non ha valore sopra i 100 mila euro. Inoltre, non deve includere immobili o diritti sugli immobili. È importante sapere che tali presupposti non sono alternativi tra di loro, ma cumulativi. Questo significa che devono essere presenti tutti insieme e non uno o due. Soltanto in simili circostanze l’obbligo di presentare la successione non vige. Un ulteriore caso di esenzione riguarda invece la rinuncia all’eredità. Se tutti gli aventi diritto rinunciano all’ereditò, allora non sussiste l’obbligo di successione.

Approfondimento

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