Non serve un avvocato per divorziare: ora puoi farlo in comune senza spendere un euro. Ecco come

Non serve un avvocato per divorziare: ora puoi farlo in comune senza spendere un euro. Ecco come

Il divorzio comporta, oltre a un enorme carico di stress, paura e angoscia, anche delle spese. La parcella dell’avvocato dipende da una serie di fattori e pesa inevitabilmente sugli ex partner. Per un divorzio consensuale, di solito, ammonta a circa 2.000 euro, mentre per un divorzio giudiziale può arrivare a circa 3.000 euro. Ci sono, tuttavia, ipotesi in cui i costi legali possono superare i 10.000 euro. Ma c’è un’ottima notizia: di recente, il divorzio può essere ottenuto anche (quasi) a costo zero!

Divorzio in Comune: se possiedi questi requisiti paghi solo 16 euro!

La Legge n. 162/2014 ha introdotto la facoltà di ottenere il divorzio in Comune, davanti al sindaco. Si tratta di una procedura pensata non solo per accelerare i tempi del procedimento ma soprattutto per ridurre le spese legali. Il divorzio in Comune, tuttavia, è ammesso solo quando ricorrono le seguenti condizioni:

  • non ci sono figli minorenni (in caso contrario, invece, è necessario l’intervento del giudice, per garantirne la tutela effettiva);
  • non ci sono figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave;
  • non ci sono figli maggiorenni non economicamente autosufficienti;
  • nell’accordo di separazione non sono stati inseriti patti di trasferimento patrimoniale, ad esempio la divisione dei beni (sulla cui destinazione l’Ufficiale di Stato Civile non può decidere), a eccezione dell’assegno di mantenimento, che può essere riconosciuto all’ex coniuge con il reddito inferiore.

Il vantaggio principale di questo meccanismo consiste nell’assenza delle spese per l’avvocato divorzista, la cui presenza non è obbligatoria ma solo facoltativa. Il costo complessivo del divorzio in Comune è di appena 16 euro, ossia il prezzo dei diritti da pagare all’Ufficio di Stato Civile.

La procedura del divorzio in Comune: documenti da presentare e tempistiche

Per ottenere il divorzio in Comune, è necessario recarsi presso l’Ufficio di Stato Civile del luogo presso il quale è stato celebrato il matrimonio oppure presso il Comune di residenza di uno degli ex partner. Bisogna, inoltre, presentare la seguente certificazione:

  • documento di identità di entrambi i coniugi;
  • autocertificazione con i dati sulla residenza, sul luogo e la data di matrimonio e sull’assenza di figli;
  • copia della sentenza di separazione giudiziale (se c’è stata) oppure del decreto di omologa di separazione (nel caso di separazione consensuale in Tribunale) oppure l’originale dell’accordo di separazione (nel caso di separazione consensuale con negoziazione assistita).

La procedura dettagliata, poi, può cambiare da Comune a Comune. Di solito, viene organizzato un incontro preliminare per l’analisi dei documenti presentanti e per decidere in merito a eventuali richieste esplicite. Alcuni Comuni fissano la data dell’incontro per iniziare il divorzio telefonicamente. Di norma, sono previsti due distinti incontri:

  • con il primo, viene compilato l’accordo di divorzio congiunto dall’Ufficiale di Stato Civile e fissata la data del secondo incontro, dopo almeno 30 giorni;
  • con il secondo incontro, i coniugi devono confermare la loro volontà di divorziare.

Il divorzio in Comune è valido se tutte e due le parti coinvolte si presentano al secondo incontro. Nel caso questo non dovesse avvenire, l’accordo decade, ma i coniugi hanno la possibilità di ripresentare richiesta di divorzio in futuro.

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