Moltissimi pensano che la carbonara sia un piatto romano ma in realtà non sarebbe nemmeno italiano ed è piuttosto recente

carbonara

La carbonara è uno dei simboli della città eterna. In Italia c’è una ricetta originale che non solo i romani tendono a difendere come fosse una verità religiosa. Guanciale, pecorino romano, uova e pepe e basta dice la tradizione, anche se alcuni cercano di proporre delle alternative che prevedono l’uso della pancetta o, peggio ancora, della panna. Certo, noi crediamo che una verità simile sia legata a una tradizione secolare della nostra cucina. Infatti, moltissimi pensano che la carbonara sia un piatto romano ma, in realtà, la sua origine sarebbe straniera.

La storia di questo piatto

Che la mangiamo con i rigatoni o con gli spaghetti poco importa, nei ricettari storici italiani la carbonara praticamente non esiste. Nemmeno nei più recenti, infatti Pellegrino Artusi nemmeno sapeva cosa fosse. Parliamo del Settecento, ma se ci avviciniamo ai giorni nostri scopriamo che anche a inizio Novecento la carbonara che conosciamo oggi ancora non esisteva.

Nel Talismano della felicità di Ada Boni, pubblicato nel 1930, della carbonara non c’è proprio traccia. Addirittura, nella pubblicazione del 1955 la carbonara continua a non esserci. Dobbiamo aspettare l’arrivo degli americani a Roma nel 1944 per incominciare a vedere le origini della moderna carbonara.

Moltissimi pensano che la carbonara sia un piatto romano ma in realtà non sarebbe nemmeno italiano ed è piuttosto recente

In molti pensano che la carbonara derivi dai carbonari, quei patrioti italiani che ebbero una parte di primaria importanza nel Risorgimento. Invece no, noi italiani dobbiamo la carbonara agli americani e alle cosiddette razioni alleate. In pratica, si trattava del rancio dei soldati che per tradizione americana si componeva molto spesso di uova e bacon. Si trattava di un pasto veloce e facilmente cucinabile, perfetto per le situazioni belliche.

La sinergia tra culture diverse ha compiuto un piccolo miracolo. Infatti, gli americani misero le uova e il bacon e noi italiani lo abbiamo sostituito con il guanciale e abbiamo aggiunto la pasta e il formaggio. Infine, solo nel 1960 riusciamo a trovare per la prima volta la carbonara in un ricettario ufficiale. Parliamo di quello del gastronomo Luigi Carnacina in cui l’esperto chef stabilì le regole che ancora oggi seguiamo. Se, oltre alla storia della carbonara amiamo il suo gusto, dobbiamo necessariamente abbinarla a questo vino quando la mangiamo.

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