Meglio evitare la donazione, ma in questo modo è possibile trasferire casa ad un solo figlio evitando semplicemente le contestazioni degli altri eredi

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Il codice civile disciplina in maniera molto accurata i vari tipi di successione. Abbiamo la successione testamentaria in presenza di un testamento valido. Con il testamento il defunto dispone direttamente dei suoi beni e li distribuisce come crede. Se manca il testamento, oppure è invalido, abbiamo la successione legittima. Qui è la legge che distribuisce il patrimonio del defunto tra gli eredi e determina anche le quote con cui ricevono crediti e debiti.

Se, infine, il defunto con il testamento viola le quote riservate agli eredi, chiamate quote legittime, si apre la successione necessaria. La legge, cioè, permette agli eredi che ne hanno diritto di recuperare i beni ingiustamente sottratti loro dal defunto.

Le azioni del codice civile

Per recuperare i beni ingiustamente sottratti agli eredi legittimi la legge mette a disposizioni degli eredi delle azioni particolari. Infatti, il defunto può non solo aver fatto un testamento che viola le quote legittime, ma potrebbe aver anche venduto o donato i beni che spettavano ai suoi eredi. Con l’azione di riduzione, i cosiddetti legittimari possono recuperare questi beni. E allora, meglio evitare la donazione, ma in questo modo si può attribuire un immobile ad una certa persona evitando contestazioni future.

Il metodo è semplicemente quello della vendita. A differenza della donazione e delle disposizioni testamentarie, la vendita non permette agli eredi legittimi di recuperare i beni. Questo perché la legge nella vendita vede uno scambio equo tra chi vende e chi acquista. Quindi, il patrimonio di chi vende perde il bene immobile, ma acquista un cospicuo importo di denaro, dunque non ci sono problemi per liquidare le quote legittime.

Meglio evitare la donazione, ma in questo modo è possibile trasferire casa ad un solo figlio evitando semplicemente le contestazioni degli altri eredi

Non esiste una norma che vieti a un genitore di vendere casa ad un figlio. Il Tribunale di Latina, con la sentenza 975 del 2019, ricorda però di fare attenzione. Non tutte le vendite mettono al riparo l’immobile venduto al figlio da contestazioni degli altri eredi. Infatti, la vendita, per essere inattaccabile, deve essere vera. È possibile, cioè, che genitore e figlio, proprio al fine di evitare contestazioni degli altri eredi, simulino una vendita. In realtà, però, si tratta di una vera e propria donazione.

Questo comportamento è ammesso dalla legge, cioè il negozio di simulazione esiste ed è previsto dal codice civile. Il problema, però, è che gli altri eredi possono attaccare questo negozio. Possono, cioè, chiedere al giudice, tramite l’azione di simulazione, di dichiarare che quella vendita è in realtà una donazione. Una volta fatto questo, gli altri eredi potrebbero utilizzare l’azione di riduzione per recuperare il bene oggetto venduto.

Approfondimento

A eredi e familiari del defunto può spettare l’eredità, la pensione di reversibilità e un altro cospicuo importo di denaro

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