Non è un obbligo stabilito dalla legge, ma le parti possono accordarsi, al momento della stipula di un contratto di affitto, che l’inquilino corrisponda un deposito cauzionale, detto anche caparra. Si tratta di una somma che funge da tutela per il proprietario contro eventuali morosità o danni all’immobile. La caparra non può avere un importo superiore a 3 mensilità e produce interessi. Al termine dell’affitto cosa succede a questi ultimi?
Interessi sulla caparra: a chi spettano alla scadenza del contratto di locazione?
Anche se non specificato nel contratto di locazione, sulla cauzione pagata dall’inquilino maturano sempre gli interessi, ai sensi della Legge n. n. 392 del 1978. In particolare, gli interessi maturano ogni anno e, alla scadenza del contratto, il proprietario dell’immobile deve restituirli all’inquilino, a prescindere da un’esplicita richiesta di quest’ultimo.
A confermare tale principio sono anche i giudici, che hanno sottolineato più volte l’obbligo da parte del proprietario di versare al conduttore gli interessi legati maturati sulla caparra. Di conseguenza, vanno considerate nulle le eventuali clausole contrattuali con le quali vengono presi accordi che differiscono dalla normativa vigente e che derogano a tale regola. Per esempio, con la sentenza n. 75 del 2010, la Corte di Cassazione ha stabilito che è illegittimo prevedere che il proprietario dell’immobile trattenga per sé gli interessi oppure che li versi all’inquilino esclusivamente dietro esplicita istanza.
Il conduttore, inoltre, può richiedere gli interessi alla fine di ogni anno e le parti possono anche decidere che le somme versate come interessi sulla cauzione compensino ipotetici crediti del proprietario (ad esempio, le spese condominiali o i rimborsi che gravano sull’inquilino).
Con la sentenza della Corte di Cassazione n. 25136/2006, è stato evidenziato che la legge non stabilisce un termine annuale degli interessi sulla caparra e, quindi, il proprietario può decidere di pagare l’intero ammontare maturato direttamente alla scadenza del contratto di locazione.
Anche il diritto agli interessi sulla caparra si prescrive: le regole per non perdere le somme
Come abbiamo sottolineato, il locatario è obbligato al versamento degli interessi sulla caparra al conduttore, anche se quest’ultimo non li richiede. Occhio, però, perché anche gli interessi si prescrivono, nel dettaglio decorsi 5 anni consecutivi dalla fine della locazione. Dopo questo termine, quindi, l’inquilino non ha più diritto al versamento degli interessi maturati sul deposito cauzionale. Ai fini dell’interruzione della prescrizione, bisogna inviare una diffida scritta tramite raccomandata A/R oppure Posta Elettronica Certificata.
Solo se l’inquilino è moroso nel versamento dei canoni di locazione, il proprietario può trattenere gli interessi sul deposito cauzionale dopo la scadenza del contratto, per soddisfare il proprio credito.