L’antica nave romana è un motivo più che sufficiente per visitare questa cittadina della Liguria

Albenga

Famosa come la “città delle cento torri”, Albenga è una delle mete balneari più amate della Liguria, una città costiera che custodisce prestigiose testimonianze storiche e bellezze naturali, anche a largo dei suoi fondali, dove si trova un  vero e proprio tesoro storico, il relitto di un’antica nave romana scoperto per caso e che rappresenta uno dei più famosi ritrovamenti di età romana conosciuti nel Mediterraneo.

La storia del ritrovamento dell’antica nave romana

Nave romana di Albenga

Nave romana di Albenga

La nave romana di Albenga fu scoperta per caso da un pescatore nel 1925, quando nelle sue reti finirono tre anfore risalenti all’età romana. Ovviamente, questo destò subito l’interesse degli studiosi. Tuttavia, solo 25 anni dopo, nel 1950, venne effettato un primo tentativo di recupero del relitto a 40 metri di profondità. In questa occasione vennero recuperate circa 1000 anfore, in gran parte danneggiate nella parte superiore per le reti a strascico ma anche per la benna di recupero dell’Artiglio.
Negli anni si susseguirono poi diverse ricerche che hanno ampliato la conoscenza del relitto e hanno permesso di recuperare altri oggetti, come  elmi in bronzo ed oggetti di uso personale dell’equipaggio in perfetto stato di conservazione. In particolare, tra il 1970 e il 1971, le campagne constatarono che gli strati di anfore erano come minimo quattro e venne scoperta la lamina di piombo con le chiodatura in rame che fasciava il fasciame esterno.
Grazie alle ricerche, si accertò che la nave Romana di Albenga fosse lunga circa 40 metri e larga circa 10, ma anche che le anfore trasportate dovevano essere almeno 10.000.

Il Museo Navale Romano di Albenga

I numerosi reperti che sono stati recuperati, oggetti di uso quotidiano come anfore, ceramiche, strumenti da lavoro e monete, sono sposti al Museo Navale Romano di Albenga (istituito nel 1950) e offrono una testimonianza preziosa della vita a bordo di una nave romana oneraria e dei commerci che si svolgevano nel Mediterraneo in quel periodo.
Il Museo Navale Romano di Albenga ospita anche una ricca collezione di reperti archeologici provenienti da navi romane rinvenute lungo la costa ligure. Oltre alla nave oneraria del I secolo d.C., il museo espone resti di altre imbarcazioni, come un briccolante del II secolo d.C. e una nave da guerra del IV secolo d.C. Il museo offre, quindi, la possibilità di seguire un percorso espositivo coinvolgente che permette di conoscere la storia della navigazione nel Mediterraneo in epoca romana e di ammirare da vicino i tesori recuperati dai relitti.

Cosa vedere ad Albenga, il  gioiello della Riviera Ligure

Albenga

Radiuk, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Seconda città più grande della provincia, Albenga si estende lungo la riva e la foce del fiume Centa, unendo la pianura all’incanto del mare. Il centro storico è considerato uno dei meglio conservati della Riviera, un dedalo di stradine lastricate, circondato da imponenti e antiche mura, maestose torri che sono simboli di forza, vere e proprie guardiane del tempo che vegliano sulla città; molto affascinanti  i palazzi storici, autentici capolavori architettonici tra i quali spiccano il Palazzo Vescovile del XI secolo, sede del museo di arte sacra,  Palazzo Vecchio e Palazzo Scotto Niccolari.
In particolare, da non perdere la Cattedrale di San Michele Arcangelo, una struttura solida e imponente che all’interno conserva le spoglie di san Verano di Cavaillon e nella quale spicca l’abside.
Molto bello il Battistero Paleocristiano risale al V secolo, un raro esempio di architettura sacra ancora perfettamente conservata: si tratta del più antico edificio della Liguria ancora integro e uno dei battisteri meglio conservati in Italia, un vero gioiello storico e architettonico.
La Chiesa medievale di Santa Maria in Fontibus, situata vicino alla cattedrale, è un ulteriore monumento prezioso con il portale trecentesco, un capolavoro di bellezza impreziosito da un affresco raffigurante la Madonna col Bambino nella lunetta, un omaggio alla devozione e all’amore materno. Inoltre, merita una visita il Santuario di Nostra Signora di Pontelungo, un magnifico esempio di stile barocco, costruito nel 172, con un trittico cinquecentesco che domina la facciata.
Leggi anche il nostro articolo sulla Scarzuola in Umbria.

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