La durata e le differenze di quarantena e isolamento che tutti devono assolutamente conoscere

isolamento

Con l’aumento dei casi di Covid-19 alcuni termini sono tornati alla ribalta. Anche se se ne sente spesso parlare, in molti sono ancora confusi sul loro significato e in cosa consistono alcune misure.

Tra questi spiccano quarantena e isolamento. Questi possono apparentemente rappresentare un’identico “status”. In realtà, tuttavia, sussistono differenze sostanziali, peraltro, fondamentali. In questo articolo ProiezionidiBorsa aiuterà a capire quali sono la durata e le differenze di quarantena e isolamento che tutti devono assolutamente conoscere.

Come funziona la quarantena

La quarantena, detta anche quarantena fiduciaria, è il periodo in cui un soggetto sano, venuto a contatto con una persona positiva al coronavirus, deve stare isolata in casa.

La durata della quarantena corrisponde con il periodo di incubazione dei virus. È quindi fondamentale per verificare se anche questo individuo sia stato, o meno, contagiato .

La quarantena permette, così, di attendere l’eventuale insorgenza dei sintomi del Covid-19. E ciò senza il rischio di contagiare altri soggetti. La quarantena dura quattordici giorni dall’ultimo contatto con una persona positiva senza tampone. È possibile, comunque, ridurre la quarantena a dieci giorni. A condizione che l’ultimo giorno si effettui un test che risulti poi negativo.

La durata dell’isolamento per chi è positivo al Covid-19

La durata e le differenze di quarantena e isolamento che tutti devono assolutamente conoscere sono fondamentali quando si parla di soggetti positivi. Questi, infatti, devono assolutamente isolarsi non appena sanno di essere positivi.

L’isolamento è, infatti, il termine usato per descrivere il periodo in cui i soggetti positivi al coronavirus devono vivere da isolati. L’isolamento ha una durata diversa. Ciò a seconda della sintomatologia.

Secondo la circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020,  l’isolamento dura dieci  giorni per i casi asintomatici che risultano negativi al test alla fine di questo periodo. I soggetti con sintomi devono attendere dieci giorni di cui almeno tre privi di sintomi ed essere in possesso di test negativo.

Chi continua a risultare positivo ai test può terminare l’isolamento dopo ventuno giorni. In tal caso, però, è particolarmente importante consultare il medico. Questi, infatti, prenderà in considerazione i singoli casi e i fattori di rischio.

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