L’INPS ha arricchito il novero dei servizi telematici a disposizione degli utenti, al fine di rendere più semplice il rapporto tra privati e Pubblica Amministrazione. Di recente, ha introdotto una modalità più facile per ottenere l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e accedere ai sussidi che richiedono il rispetto di un requisito reddituale: l’ISEE precompilato. Grazie al servizio offerto dall’Istituto di Previdenza, è possibile ottenere la documentazione in tempi molto rapidi e comodamente da casa, senza recarsi presso un CAF o un professionista abilitato.
ISEE precompilato: come si accede e quali dati contiene
L’ISEE fotografa la situazione economica di un determinato nucleo familiare, sulla base del reddito percepito e del patrimonio (mobiliare e immobiliare). Nell’ISEE precompilato, l’INPS mette a disposizione tutti i dati reddituali e patrimoniali richiesti, per evitare che siano gli interessati a doverli compilare. Le eventuali informazioni mancanti o errate possono essere aggiunte e modificate successivamente. Tramite questo servizio, gli utenti possono inviare autonomamente la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini del rilascio dell’attestazione ISEE.
Per accedere alla certificazione, basta andare sul sito ufficiale dell’INPS e cliccare sulle icone “Prestazioni e servizi” – “Tutti i servizi”- “ISEE precompilato“, inserendo una delle credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Il modello precompilato contiene le informazioni auto dichiarate dai contribuenti oppure fornite in precedenza all’INPS, all’Agenzia delle Entrate o alle banche. Nel dettaglio, sono inclusi i seguenti elementi:
- il canone di locazione, ossia le rate per l’affitto della prima casa oppure di altri immobili;
- il patrimonio mobiliare, tra cui rientrano i saldi e le giacenze medie dei conti bancari o postali e gli investimenti finanziari;
- il patrimonio immobiliare, ossia l’insieme degli immobili posseduti che sono ubicati in Italia, così come risultano dai dati catastali;
- i redditi imponibili ai fini IRPEF, cioè i redditi che già possiede il Fisco, grazie alla Dichiarazione dei Redditi o alla Certificazione Unica;
- i trattamenti corrisposti dall’INPS per i quali vige l’esenzione IRPEF, ossia i redditi da pensione;
- i dati relativi alla residenza anagrafica del nucleo familiare.
Le informazioni che vanno inserire personalmente nell’ISEE precompilato
Come abbiamo anticipato, spesso è necessario integrare o aggiornare tali informazioni (soprattutto se, nell’anno in corso, sono avvenute delle variazioni relative alla composizione del nucleo familiare), ma la procedura è molto semplice e intuitiva. In caso di dubbi, poi, è possibile chiamare il Contact Center INPS. I dati che bisogna aggiungere manualmente sono i seguenti:
- composizione del nucleo familiare (se non si trova negli archivi INPS);
- saldo e giacenza media del conto corrente, se aggiornati poco prima della richiesta;
- elementi di riscontro;
- informazioni sui redditi e i patrimoni esteri;
- eventuali deleghe per i membri maggiorenni del nucleo familiare.
Attenzione a tali elementi, perché l’INPS può effettuare accertamenti per verificare la veridicità delle informazioni riportate e, in caso di anomalie, disporre controlli più accurati. Per questo motivo, è essenziale controllare per bene la certificazione prima di confermarla telematicamente e conservare la documentazione giustificativa delle notizie inserite. Per tutti i dubbi, invitiamo i lettori a consultare la pagina web dell’INPS dedicata all’ISEE precompilato, dove sono presenti tutorial, FAQ, simulazioni e informazioni importanti.